L’evento, che raggiunge quest’anno l’edizione numero 26, attira ogni anno nella città del Vallo di Diano migliaia di persone. Il presidente della Proloco Matera: «Quest’anno tante novità»

Sarà l’edizione numero 26 quella de “Alla Tavola della Principessa Costanza” che si terrà quest’anno a Teggiano dall’11 al 13 agosto.  «A sostenerla abbiamo tutta la comunità», ci dice Biagio Matera (nella foto sotto), presidente della Pro Loco Teggiano, che svela così uno dei segreti del successo della manifestazione che ogni anno attira nella Città d’Arte del Vallo di Diano decine di migliaia di visitatori.

Nel 1480 Antonello Sanseverino, principe di Salerno e signore di Diano, sposò Costanza, figlia di Federico da Montefeltro, il grande duca di Urbino. Dopo le nozze, i Principi si recarono in visita a Diano (l’odierna Teggiano), dove per l’occasione l’intero feudo organizzò grandiosi festeggiamenti in loro onore, riproposti ogni estate dalla festa medievale per eccellenza organizzata dalla Pro Loco Teggiano.
«Lo scorso anno – evidenzia il presidente Matera – abbiamo celebrato una 25ma edizione da record, caratterizzata da un enorme successo, di pubblico e mediatico. Ora siamo prontissimi per la 26ma edizione, con lo stesso entusiasmo e con importanti novità. Ne anticipo una tra tutte: avremo una nuova principessa Costanza e un nuovo principe Antonello Sanseverino”. biagio matera teggianoQuest’anno a dare supporto ci sono anche i ragazzi del Servizio civile, già attivi in questa fase organizzativa della kermesse, e che nei prossimi giorni si adopereranno anche per quello che riguarda l’accoglienza, garantendo la loro presenza come guide. “Alla Tavola della Principessa Costanza -spiega il presidente Matera- è caratterizzata prima di tutto dal ricchissimo patrimonio d’arte, chiese e monumenti, racchiuso nel nostro centro storico cittadino”.
Percorrendo le antiche stradine di Teggiano si resterà rapiti ed ammirati dalle fedeli ricostruzioni di ambientazioni e vecchi mestieri che faranno da contorno al centro storico cittadino, uno scrigno d’arte che per tre giorni offrirà a migliaia di visitatori tutti i suoi preziosi gioielli. E poi il corteo storico con oltre 500 figuranti, sbandieratori e trombonieri, musiche antiche di menestrelli e musici, saltimbanchi e giocolieri. E ancora il banco di cambio con gli antichi coronati, ducati, tarì e tornesi, e le taverne con le gustosissime pietanze medievali.

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