Il militare morì nel 2000, nelle acque del Canale di Otranto, nel corso di un’operazione contro scafisti albanesi. Con lui morì anche il collega Salvatore De Rosa
Si è svolta nel pomeriggio di ieri, martedì 23 luglio, la cerimonia organizzata dal Comune di Pontecagnano e dal Comando provinciale di Salerno della Guardia di Finanza per ricordare il tragico evento verificatosi ormai 19 anni fa, nelle acque del Mare Adriatico, al largo delle coste pugliesi.
Dopo la celebrazione liturgica, il sindaco della Città, Giuseppe Lanzara, ed il generale Virgilio Pomponi, comandante regionale Campania della Guardia di Finanza, hanno deposto una corona d’alloro davanti al monumento inaugurato nel 2005, alla presenza dell’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Tra le autorità presenti la presidente della Corte di Appello, Iside Russo, e il viceprefetto di Salerno Vincenzo Amendola. Nella notte del 24 luglio 2000, il finanziere Daniele Zoccola, insieme ad altri 3 colleghi, si trovava a bordo di un’unità navale delle Fiamme Gialle in servizio di pattugliamento nel Canale di Otranto. Era il periodo in cui avvenivano continui sbarchi di clandestini sulla costa pugliese, un traffico gestito dalla criminalità organizzata albanese. Intercettata un’imbarcazione di scafisti l’equipaggio della Guardia di Finanza si gettò al suo inseguimento in un succedersi di manovre azzardate messe in atto dai fuggitivi che alla fine portavano ad una violenta collisione, a causa della quale Daniele Zoccola riportò ferite tanto gravi da morire sul colpo. Il corpo di Zoccola fu subito ritrovato, mentre quello del collega Salvatore De Rosa non fu più recuperato. Analoga cerimonia, sempre alla presenza dei genitori di Daniele, si svolgerà domani, 25 luglio, a Castro Marina, località del Salento, dove è stato eretto il monumento che ricorda il sacrificio dei due Finanzieri.