La struttura sorgerà in una palazzina del mercato ortofrutticolo nella quale saranno effettuati interventi per una spesa di 122mila euro. Saranno 30 i bambini che vi saranno ospitati
In arrivo un asilo nido per i piccolissimi paganesi. Il via libera arrivato ieri in consiglio comunale, quando con 15 voti favorevoli è stata approvata la delibera con la quale è stata individuata all’interno del mercato ortofrutticolo Pagani Nocera una palazzina sulla quale saranno effettuati gli interventi di adattamento.
L’asilo, che sarà completamente finanziato con fondi sovracomunali per un totale di 122mila euro, potrà ospitare 30 bambini, ed avrà una superficie interna di 255 metri quadri ed una esterna di 550.
La struttura sarà composta, negli ambienti interni, da una sala visite mediche, una sala di isolamento, servizi igienici, ambienti separati per divezzi e lattanti, ambienti per il gioco e il riposo, una sala refezione. Per quanto concerne la sistemazione di spazi a verde attrezzato, previsto in progetto un prato sintetico drenante in poliammide per esterni posato su superficie orizzontale ben livellata a mezzo di massetto in calcestruzzo e rete elettrosaldata. Qui i bambini potranno giocare e socializzare. Per l’abbattimento delle barriere architettoniche previsti la eliminazione dei due scalini presenti nel corridoio di accesso alla parte retrostante e l’inserimento di un ascensore panoramico con struttura in acciaio e vetro posizionato nel punto di contatto tra i due corpi di fabbricati sul retro. La struttura sarà recintata con arbusti e alberi a foglia larga sempreverdi.
«Le politiche sociali – ha dichiarato il sindaco Alberico Gambino– rappresentano una priorità assoluta per la nostra amministrazione e il sostegno alle famiglie è un obiettivo primario. Finalmente Pagani avrà il suo asilo nido comunale perché quest’amministrazione lavora solo ed esclusivamente per il benessere della comunità».
«Mentre l’amministrazione comunale precedente ha preferito non realizzare l’asilo nido comunale – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Anna Rosa Sessa – noi abbiamo lavorato prioritariamente alla sua realizzazione, senza lasciarci spaventare dalla ristrettezza dei tempi in cui ci siamo trovati ad operare. Ringrazio il Consiglio comunale che ha creduto fermamente nel valore sociale dell’opera».
L’asilo, che sarà completamente finanziato con fondi sovracomunali per un totale di 122mila euro, potrà ospitare 30 bambini, ed avrà una superficie interna di 255 metri quadri ed una esterna di 550.
La struttura sarà composta, negli ambienti interni, da una sala visite mediche, una sala di isolamento, servizi igienici, ambienti separati per divezzi e lattanti, ambienti per il gioco e il riposo, una sala refezione. Per quanto concerne la sistemazione di spazi a verde attrezzato, previsto in progetto un prato sintetico drenante in poliammide per esterni posato su superficie orizzontale ben livellata a mezzo di massetto in calcestruzzo e rete elettrosaldata. Qui i bambini potranno giocare e socializzare. Per l’abbattimento delle barriere architettoniche previsti la eliminazione dei due scalini presenti nel corridoio di accesso alla parte retrostante e l’inserimento di un ascensore panoramico con struttura in acciaio e vetro posizionato nel punto di contatto tra i due corpi di fabbricati sul retro. La struttura sarà recintata con arbusti e alberi a foglia larga sempreverdi.
«Le politiche sociali – ha dichiarato il sindaco Alberico Gambino– rappresentano una priorità assoluta per la nostra amministrazione e il sostegno alle famiglie è un obiettivo primario. Finalmente Pagani avrà il suo asilo nido comunale perché quest’amministrazione lavora solo ed esclusivamente per il benessere della comunità».
«Mentre l’amministrazione comunale precedente ha preferito non realizzare l’asilo nido comunale – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Anna Rosa Sessa – noi abbiamo lavorato prioritariamente alla sua realizzazione, senza lasciarci spaventare dalla ristrettezza dei tempi in cui ci siamo trovati ad operare. Ringrazio il Consiglio comunale che ha creduto fermamente nel valore sociale dell’opera».