Il patron Maiorino, in attesa della formazione dei raggruppamenti del nuovo campionato, riduce al minimo la campagna acquisti. Rossoneri accostati al girone H, in tal caso potrebbe non esserci alcun big match. L’obiettivo potrebbe andare oltre la consueta salvezza
di Maria Esposito
Cresce l’attesa per la formazione dei gironi, con le grandi decadute, Foggia e Palermo, che sono considerate le blasonate attuali. Lasciato il Bari, quest’anno tocca fare i conti con altre due maestre, un copione già scritto?
Sembra quasi uno scherzo del destino, o meglio, appare che il calcio dilettantistico abbia proprio bisogno di questi fallimenti importanti. Se da un lato, la presenza di Palermo e Foggia possa essere motivo di sfida all’ultimo sangue per i tifosi e per i calciatori che si giocheranno la partita della vita, non lo è per alcuni presidenti che stanno investendo per costruire una rosa da Serie D. Un finale già noto? La risposta è affermativa, per chi come la Nocerina ha già avuto l’esperienza di giocare in un girone con una “nobile”. Basta capire, a questo punto, quale politica adottare per la costruzione del proprio organico. I gironi incriminati sono tre: Calabro – Siculo – Campano, Campano – Pugliese e Sardo – Laziale. Il Palermo dovrebbe essere inserito nel girone delle sicule assieme alle varie Acireale, Biancavilla, Gela, Licata, Marina di Ragusa, Messina Fc, Messina Acr e Troina (in attesa il Siracusa). Spunta un’ipotesi che forse potrebbe non fare piacere ai tifosi rosanero, cioè quella di non iscrivere la squadra al girone I, cioè quello siciliano, calabrese e campano, ma chiedere di essere iscritto in soprannumero al girone G, quello cioè delle squadre del Lazio. Sandro Morgana, vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti, ha lasciato intendere che la Lega prenderà in considerazione eventuale richiesta del Palermo di essere inserito nel Girone G. Dobbiamo attendere il 31 luglio, dopo la riunione tra il consiglio di Lega e la Covisod. Sarà reso noto l’organico completo della Serie D e le squadre che andranno in soprannumero.Ipotesi questa compatibile per inserire l’altra nobile decaduta, il Foggia, nel girone I. C’è un’alta possibilità che il club pugliese prenda il posto del Bari per una questione di ordine pubblico, perchè il girone H di Serie D conta 9 squadre pugliesi ai nastri di partenza (Bitonto, Gravina, Altamura, Fidelis Andria, Taranto, Casarano, Nardò, Brindisi e Fasano), senza considerare le posizioni di Bisceglie ed Audace Cerignola, in attesa che il CONI si pronunci circa riammissione e ripescaggio, negati in prima istanza dal Consiglio Federale per criticità strutturali. Un quadro abbastanza complesso per i gironi G, H e I. Ad una settimana dal ritiro precampionato, bisogna capire adesso, considerate queste variabili, come organizzare il proprio campionato e quali obbiettivi privilegiare. Solito alibi: disputare un campionato per mantenere la categoria, un campionato che si chiude a dicembre per riaprirlo a gennaio e disputare le gare per il Foggia e per il Palermo, con sessanta squadre che fanno da cornice ad un finale già noto? Non sarà certamente felice il presidente della Turris, Colantonio, che potrebbe ritrovarsi nella stessa situazione dello scorso anno, cioè partendo con una ambiziosa campagna acquisti per essere l’acerrima avversaria del Foggia o del Palermo. In un’ottica più ampia, per la Nocerina, la politica del calciomercato adottata dal presidente Maiorino potrebbe giustificare queste previsioni: niente sforzi economici per il calciomercato estivo. Ci ritroviamo a riavvolgere la pellicola del film passato in seconda fila, unico cambiamento attuale è l’attore principale: mister Di Costanzo. Una società ancora orfana di un organigramma ma soprattutto di una rosa completa che tra meno di dieci giorni dovrebbe partire per il ritiro precampionato. Sei ingaggi e una conferma: Leone, Carrotta, Senatore, De Siena, Romano, Campanella e Festa. Se ci si proietta in una riflessione più ampia, qualcosa potrebbe favorire il destino della Nocerina. I rumors accostano i molossi al girone H, per alcuni criteri stabiliti dalla lega, secondo cui una squadra non può svolgere per la terza volta il campionato nello stesso girone, e se il Foggia prenderà parte a quello I e il Palermo a quello G, si ritroverà a disputare un campionato senza la blasonata di turno, quindi equilibrato dove la differenza la farà il potenziale dell’organico. Verga con il suo racconto dei “I malavoglia”, ci illustra che il finale potrebbe non essere quello preannunciato!