Cinque le persone fermate dagli agenti del drappello ospedaliero. Tra essi mun dipendente che aveva rubato pass e telecomandi a un collega per avere libero accesso a reparti e magazzini
Serie di arresti per gli agenti Drappello della Polizia di Stato presso l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, facenti capo al Commissariato sezionale “Torrione”.
Il primo ad essere stato fermato è un dipendente dello stesso ospedale, R.G., 65 anni, responsabile di un furto in danno di altro dipendente qualche giorno prima. Gli agenti, grazie alla visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza interne, riuscivano a risalire all’identità dell’uomo che aveva sottratto alcuni pass e telecomandi al collega per poter accedere in maniera indisturbata a reparti e magazzini dell’ospedale.
Sempre nella mattinata del giorno 11 luglio, a seguito di attività investigativa, venivano individuati e segnalati all’Autorità Giudiziaria due coniugi, resisi responsabile di rapina impropria ai danni di una dottoressa del Ruggi. L’uomo, identificato per M. G., 39enne ed originario della provincia di Salerno, si introduceva nello spogliatoio dei medici nel reparto di Ginecologia e Ostetricia asportando la somma di 400 euro. Scoperto da un medico, allo scopo di guadagnare l’uscita e di allontanarsi con il bottino, lo spingeva con violenza per fuggire. All’esterno dello spogliatoio, a fare da palo, vi era la compagna identificata poi per A. L., di anni 28, che aveva portato con sé i due figli minori allo scopo di passare inosservata. Rintracciata mentre cercava di allontanarsi, veniva identificata e successivamente collegata al compagno mediante individuazione fotografica. Nel pomeriggio, inoltre, gli agenti intervenivano presso la Torre Cardiologica dell’ospedale, dove rintracciavano e denunciavano per truffa e circonvenzione di incapace una donna, R. R., 44enne salernitana, già sorpresa in passato a richiedere danaro a pazienti e familiari per una fantomatica associazione che cura i bambini malati, che profittando dello stato di debolezza di alcuni pazienti si faceva consegnare somme di denaro senza averne alcun titolo. Soddisfazione nei confronti dell’attività della Polizia è stata espressa dalla dirigenza dell’ospedale.