Il principe tra i vari impegni istituzionali qui in Campania, ha deciso di fare tappa nella città dell’Agro per porgere un saluto all’amministrazione comunale. Presenti all’evento Massimo D’Onofrio e la neo vicesindaca, Annarosa Sessa
di Valentina Milite
foto di Annarita Di Costanzo
Visita a sorpresa oggi pomeriggio a Pagani, a Villa Modestina, del principe Emanuele Filiberto di Savoia.
Già da qualche giorno in Campania per promuovere e premiare con la sua certificazione “Eccellenza Italiana di Emanuele Filiberto di Savoia”, alcune delle realtà imprenditoriali e specialità gastronomiche della nostra regione, si era infatti recato a Capri per consegnare questo riconoscimento ai “bagni da Luigi ai Faraglioni”, e stasera sarà invece a Cetara.
La certificazione sarebbe un’evoluzione della vecchia concessione d’uso dello stemma della Real Casa, rilasciata dall’allora re d’Italia e tuttora sfruttata dalle aziende che appongono lo stemma di casa Savoia con la dicitura “Fornitore della Real Casa” su taluni prodotti a riprova di qualità, senza però una garanzia attuale effettiva. Nasce quindi dal desiderio del discendente di casa Savoia di premiare le realtà imprenditoriali virtuose italiane e la tradizione artigianale e gastronomica della penisola, allo scopo di salvaguardarne e promuoverne il patrimonio con una certificazione di qualità legata alla sua casata.
Il nipote dell’ultimo re d’Italia, nel suo percorso verso la costiera amalfitana, si è quindi fermato per una breve tappa a Pagani per porgere un saluto, fare foto e conversare cordialmente con le rappresentanze istituzionali del Comune e con i presenti, che l’hanno altresì omaggiato di vari doni.
Cornice dell’evento, la splendida villa Modestina a Pagani, un giardino fiorito in cui trovano dimora e crescono rose inglesi, peonie, erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea e piante tropicali ed orchidee nell’elegante serra annessa al vivaio. Oggi è sede di eventi di vario tipo e vivaio didattico per le scuole dell’Agro.
Padrona di casa, la signora Modestina, (da cui il nome della villa), disponibile ad illustrare orgogliosamente agli ospiti le piante in fiore di cui si prende cura con passione e dedizione da oltre 40 anni.
Per l’evento ha servito al principe ed ai visitatori il caffè “alla scorzetta di sfusato amalfitano” che il papà, Luigi Pepe, era solito gustare durante le pause pomeridiane.