Gli agenti della Polizia di Frontiera marittima e aerea hanno ammanettato due cinquantenni, di cui uno dipendente dell’autorità portuale, al termine di un appostamento durato giorni
Almeno duecento litri al giorno di carburante “gratuito”. È il bottino che portavano a casa da tempo due persone al porto di Salerno: B.C., meccanico dipendente del porto, e C.S., rivenditore di auto online, entrambi 50enni.
Sono stati individuati e arrestati ieri dalla Polizia di Frontiera marittima e aerea di Salerno al termine di un lungo appostamento durato giorni, servito a documentare le tecniche con cui i due operavano. Con la banale tecnica del risucchio, il meccanico con una pompa svuotava regolarmente i serbatoi dai mezzi che avevano appena fatto rifornimento utilizzando un tubo di gomma e delle taniche da 20 litri ciascuna. Il secondo acquistava a prezzi stracciati il carburante. I “vampiri del porto” sono stati bloccati nel momento in cui il meccanico incassava il “prezzo” del carburante (ieri erano ben 160 litri in taniche da 20), e l’altro stava chiudendo il furgone, parcheggiato alla rotatoria di via Ligea, con all’interno il carburante rubato.
Tre agenti in borghese, che li pedinavano da tempo, li hanno colti sul fatto e ammanettati sul posti. La Polizia di Frontiera sta anche procedendo alle perquisizioni locali a carico dei due arrestati alla ricerca di un deposito di carburante non autorizzato. Grazie al tempestivo intervento del personale della Polizia di Frontiera di Salerno tutte le taniche con il carburante, dopo i rilievi e gli accertamenti del caso, saranno restituite ai legittimi proprietari che sono già stati avvisati dell’avvenuto ritrovamento.