Accumulati nel primi sei mesi di attività debiti per oltre 160mila euro. E dalla differenziata non sempra essere arrivato nessun utile per l’azienda e i cittadini

Scattano i controlli del Comune sull’operato dell’ASPA, l’azienda speciale Pagani Ambiente nata a giugno dello scorso anno con lo scopo di migliorare la gestione della raccolta dei rifiuti urbani.

La decisione è del neo sindaco, Alberico Gambino, che stamani con un proprio decreto, il numero 76, ha stabilito di “disporre approfondita verifica “ispettiva” nei confronti di ASPA al fine di rilevare la situazione reale riferita alle problematiche tutte evidenziate nella premessa con particolare riferimento alle ragioni che hanno comportato la descritta superficialità gestionale e la perdita di esercizio ricordata”.
Secondo quanto riportato nello stesso documento, infatti, l’Aspa sarebbe venuta meno agli obblighi di pareggio di bilancio che vigono anche per le aziende speciali, come previsto dal decreto legislativo 267 del 2000.
Lo stesso decreto riporta anche i numeri incriminati dal sindaco: il consuntivo del 2018 si è chiuso con 162.507,14 euro di deficit. Cosa che per il neosindaco la legge non permette.
Dubbi, infine, vengono espressi da Gambino anche sugli introiti che la vendita del rifiuto differenziato doveva generare. La frase riportata è lapidaria: “Si rileva l’assenza totale di ogni introito da recupero differenziato”.

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