Formazione, inclusione attiva e inserimento nel mercato del lavoro: questi gli obiettivi della ATS costituita per dare sostegno a categorie disagiate o protette
di Fabrizio Manfredonia
È stato presentato stamane a palazzo di Città il progetto LIFE, lavoro, inclusione futuro ed equilibrio, nell’ambito delle “I.T.I.A- Intese territoriali di inclusione attiva”. Il progetto, approvato dalla regione Campania, si propone di combattere la povertà attraverso strumenti di inclusione sociale e inserimento nel mercato del lavoro per categorie disagiate e categorie protette nell’ambito territoriale Sa1-1.
L’assessore con delega alle politiche sociali, Gianfranco Trotta, ha illustrato quelli che saranno i punti salienti di questo intervento di welfare territoriale che ha visto tra i protagonisti il comune di Nocera Inferiore, quale ente capofila all’interno dell’ambito territoriale di riferimento e le singole cooperative e agenzie che si occuperanno nella pratica dell’attuazione del progetto.
«Tre saranno le misure di intervento – ha spiegato Trotta- misure di sostegno alle famiglie con un’educativa territoriale che sarà svolta dalla cooperativa “Emora”; percorsi di empowerment svolti da “G.F.I & partners”; infine percorsi di inserimento lavorativo con tirocini di inclusione sociale svolto dall’agenzia per il lavoro “Formamentis” per 18 soggetti svantaggiati o diversamente abili».
«Mi sono occupata di presentare una progettazione che rispondesse al bisogno sociale e che andasse oltre il solo sostegno economico- queste le parole di Maria Gabriella Di Vito di “Emora”- ma anche attraverso l’inclusione sociale mediante educativa domiciliare presso le famiglie indicate dal segretariato sociale».
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Per quanto riguarda i percorsi formativi, Giovanna Fabbricatore di “G.F.I. & partners” ha illustrato lo svolgimento dei corsi di formazione che avranno durata di 360 ore per 44 soggetti, i cui requisiti di selezione sono stati previsti dalla regione e che hanno l’obiettivo di formare i soggetti per vari settori quali operatore punto vendita, operatore agroalimentare, addetti al front office, eccetera. Il tutto prevedendo anche la formazione su competenze digitali e sulla lingua straniera; sarà inoltre corrisposto il contributo di 8,15 euro ad ora per partecipante e il rilascio di una qualifica.
Sull’inserimento invece di soggetti appartenenti a categorie protette e disabili, si sono espressi Roberto Sanrocco e Noemi Napoli di “Formamentis”.
«Siamo coinvolti in un progetto di selezione e ricerca di 18 soggetti appartenenti a categorie svantaggiate – ha detto Noemi Napoli – in particolare 10 svantaggiati gravi, ex tossicodipendenti, ex detenuti e donne vittime di violenza e 8 disabili fisici o psichici; la nostra mission è quella di fare in modo che ogni azienda possa trovare soggetti con una formazione sufficientemente adeguata per le proprie attività».
Parole di soddisfazione sono giunte da parte di Giuseppe Baldassarre della CISL che ha lodato il progetto per le «caratteristiche di concretezza nel dare risposte e servizi».
Infine, a margine della conferenza, l’intervento di Anna Spinelli, responsabile dell’ambito territoriale che ha parlato di una «primavera del welfare» necessaria per tutelare i soggetti svantaggiati.