Quasi 600mila euro, tra contanti e immobili, sequestrati ad un imprenditore di Padula ed alla moglie: i due avevano tentato di metterli al sicuro da un debito di pari importo con le Entrate
Quasi 600mila euro tra liquidità ed immobili. È questo l’ammontare del sequestro operato a carico dell’imprenditore R.N., residente a Padula, dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina su disposizione del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Lagonegro dottor Gianfranco Donadio.
L’uomo, titolare di una ditta di automazione di cancelli, è risultato essere uno dei furbetti che, al momento di pagare una serie di cartelle inviate dall’Agenzia delle Entrate per una somma di ben 575mila euro, ben aveva pensato di “far dono” alla moglie, con la quale era in regime di separazione dei beni, una serie di beni immobili ubicati proprio a Padula, così da metterli al sicuro ed eludere il pagamento delle tasse evase. Non è andata invece come i due speravano: le Fiamme Gialle, al termine delle indagini coordinate dal dottor Donadio hanno sequestrato a lui ed alla moglie soldi e immobili fino alla copertura del debito erariale.