La squadra sicula disputerà i play-off e scenderà in campo solo per i tifosi e per onorare la maglia. Grande merito ai calciatori per questo campionato, nonostante mille difficoltà. Cottone e Li Causi hanno promesso uno stipendio prima della semifinale sobbarcandosi l’inadempimento di una società fantasma
di Maria Esposito
Domenica 5 maggio nella 34esima ed ultima giornata del campionato di serie D, girone I, la Nocerina ospiterà il Marsala al “Novi” di Angri. La squadra siciliana disputerà la semifinale play-off fra le mura amiche grazie alla vittoria rimediata contro il Troina la settimana scorsa che gli ha consentito una qualificazione matematica al terzo posto in classifica con una gara di anticipo.
La Nocerina, con la salvezza in tasca, darà spazio alle seconde linee e si accingerà a salutare i tifosi con il plauso di aver raggiunto l’obiettivo di inizio stagione. Il Marsala non naviga in buone acque. Le dichiarazioni societarie di qualche tempo fa di una pronta risoluzione economica si sono rivelate poco credibili e ad oggi non è stato eseguito nessun tentativo di pagamento e sanatoria ai tesserati del club, con un’omertosa politica finanziaria della società stessa: i soci di maggioranza da mesi si rifugiano nel silenzio stampa. Ad oggi solo la “beneficenza” di Cottone e del gruppo Li Causi, in qualità di sponsor, hanno cercato di sopperire un buco economico e far proseguire la stagione mettendoci del capitale, anche se non detengono nessuna quota. La società del Marsala oggi vive con una disgregazione e un collasso economico, unica certezza e lusso per questa categoria si chiama Balistreri, stiamo parlando del veterano d’attacco. Pietro Balistreri, attaccante classe 1986, siculo purosangue, ha alle spalle una carriera che si è dipanata in quasi tutte le categorie professionistiche, con la soddisfazione di debuttare persino in Serie A con la maglia del Palermo, sua città natale. Balistreri è considerato un vero e proprio “colpo” per la categoria e per lo scacchiere di mister Giannusa. Il numero 9 biancazzurro ha all’attivo 98 gol in carriera fra Serie C e Serie D, se consideriamo anche i gol di coppa si segnalano 110 marcature in 382 presenze con le casacche di Pisa, Cremonese, Ternana, Foligno, Perugia, Campobasso, Monopoli, Gela, Castelnuovo Garfagnana, Melfi, Taranto, Reggina, Torres, Gubbio, Nardò e Marsala. Le sue caratteristiche sono quelle proprie di una prima punta, attacca la profondità e fa salire la squadra. È senza ombra di dubbio un giocatore generoso, che sa anteporre il bene della squadra al successo personale. Dalle giocate dell’attaccante si percepisce la totale devozione alla squadra: è consapevole delle sue doti e la sua sicurezza in campo fa la differenza. In occasione della trasferta di domenica, il numero 9 è intervenuto in esclusiva per il Risorgimento Nocerino.
– Domenica sarà una partita che non incide in classifica: la Nocerina è salva e il Marsala si è assicurato il terzo posto. Sarà per voi un test in previsione dei play-off?
“Domenica sarà innanzitutto una bella partita, sicuramente non ci sarà la preoccupazione del risultato. La Nocerina vorrà fare bella figura in casa e chiudere in bellezza l’obbiettivo raggiunto, quello della salvezza. Per quanto riguarda il Marsala, dobbiamo onorare il campionato e la maglia sempre, come abbiamo fatto sino ad oggi. Spero che alla fine ne esca una partita spettacolare”.
– Quale squadra vorreste incontrare nei playoff, e perché?
“Per noi va benissimo qualsiasi squadra, dobbiamo preoccuparci soltanto di noi stessi. Se proprio devo indicarne una, spero di incontrare il Portici, ma dobbiamo aspettare i risultati delle altre gare per vedere se riescono ad aggiudicarsi i play-off”.
– Quali le tue considerazioni finali su questo campionato, la classifica rispecchia quello che immaginavi ad inizio campionato?
“Più o meno la classifica rispecchia i valori delle squadre. Forse poteva fare qualcosa in più il Messina e noi se avessimo avuto una società coesa e seria, siamo fermi ai rimborsi spesa di dicembre e non è stato facile andare avanti e mantenere entusiasmo durante la settimana”.
– È retorica affermare che i risultati vengono quando le società vi mettono in condizioni di farlo. Avete stretto i denti e portato i risultati in campo da grandi professionisti a prescindere dai problemi societari. Quanta importanza ha questo vostro atteggiamento per i posteri?
“Ci siamo purtroppo goduti poco qualche vittoria, ma con la forza del gruppo e mandando giù qualche boccone amaro abbiamo raggiunto un risultato che a Marsala mancava da venti anni, questo i nostri tifosi ce lo riconoscono, questa è la vera vittoria per noi. Il signor Domenico Cottone ci è stato vicino per quello che ha potuto, ha messo tantissimi soldi essendo soltanto uno sponsor. Si è sobbarcato spese che non spettavano a lui insieme al gruppo Li Causi. Per farci affrontare con serenità i play off ci hanno garantito uno stipendio prima della semifinale ed uno a raggiungimento finale play-off. Noi come squadra lo speriamo e continueremo ad avere fiducia come abbiamo fatto”.
– La serie D sempre più vetrina per gli under, anche se i campionati sono stati vinti dalle squadre che hanno più over ed esperienza in campo. Cosa pensi della regola delle quote obbligatorie?
“Secondo me la regola degli under è sbagliatissima, un giovane se è bravo gioca a prescindere della regola. Un under inserito in rosa solo per la quota e che non riesce a giocare bene per tre anni, dopo rischia di smettere creando soltanto illusioni. Io ho fatto dieci anni di professionismo e già in Lega Pro quando hanno inserito questa regola il livello è sceso di tanto infatti il prossimo anno in C verrà modificata. Io in serie D massimo ne impiegherei due di proprietà della società stessa”.