Le Fiamme Gialle del capoluogo, su incarico della Corte dei Conti, scovano posizioni apicali ottenute per colloqui e non per concorso. Contestazioni contabili per dieci persone
Ammonta a quasi due milioni di euro il danno economico prodotto dall’Asl Salerno ed accertato dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, al termine degli accertamenti delegati alla Guardia di Finanza di Salerno. A causarlo l’assegnazione clientelare di incarichi apicali, conferiti con selezioni interne invece di mettere i posti a concorso come per legge.
Tali procedure sono avvenute a seguito di formale atto aziendale emanato dall’Ente, che, dando corso alla definitiva soppressione delle precedenti articolazioni funzionali ed organizzative, ha inglobato in un’unica struttura amministrativa le aziende sanitarie di Nocera Inferiore, Salerno e Vallo della Lucania.
Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno sono state incentrate sulla attribuzione delle posizioni dirigenziali, avvenuta in maniera ritenuta illegittima in quanto effettuata in violazione delle leggi vigenti in materia e sulle conseguenti ricadute economiche pregiudizievoli per l’azienda sanitaria di riferimento. Infatti, per effetto della situazione verificatasi, i soggetti interessati hanno potuto occupare posizioni apicali in carenza di procedure selettive aperte, percependo anche plurime indennità economiche, talvolta incompatibili fra di loro.Le indagini delle Fiamme Gialle hanno consentito di accertare che, alla luce della rilevata cattiva gestione delle risorse umane ed economiche, i vertici pro-tempore dell’A.S.L. salernitana avrebbero cagionato un rilevante danno patrimoniale al Servizio Sanitario Nazionale, quantificabile in 1.813.857,94 euro.
Al termine delle indagini, la Procura Contabile ha individuato quali responsabili 10 dirigenti con funzioni di commissari amministrativi, direttori generali e amministrativi pro tempore, nei cui confronti sono stati notificati atti di formale contestazione delle rispettive responsabilità.
Tali procedure sono avvenute a seguito di formale atto aziendale emanato dall’Ente, che, dando corso alla definitiva soppressione delle precedenti articolazioni funzionali ed organizzative, ha inglobato in un’unica struttura amministrativa le aziende sanitarie di Nocera Inferiore, Salerno e Vallo della Lucania.
Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno sono state incentrate sulla attribuzione delle posizioni dirigenziali, avvenuta in maniera ritenuta illegittima in quanto effettuata in violazione delle leggi vigenti in materia e sulle conseguenti ricadute economiche pregiudizievoli per l’azienda sanitaria di riferimento. Infatti, per effetto della situazione verificatasi, i soggetti interessati hanno potuto occupare posizioni apicali in carenza di procedure selettive aperte, percependo anche plurime indennità economiche, talvolta incompatibili fra di loro.Le indagini delle Fiamme Gialle hanno consentito di accertare che, alla luce della rilevata cattiva gestione delle risorse umane ed economiche, i vertici pro-tempore dell’A.S.L. salernitana avrebbero cagionato un rilevante danno patrimoniale al Servizio Sanitario Nazionale, quantificabile in 1.813.857,94 euro.
Al termine delle indagini, la Procura Contabile ha individuato quali responsabili 10 dirigenti con funzioni di commissari amministrativi, direttori generali e amministrativi pro tempore, nei cui confronti sono stati notificati atti di formale contestazione delle rispettive responsabilità.