«Quota 100 rischia di svuotare gli Enti locali e i servizi sono a rischio, mentre la sanità soffre dei soliti problemi. La crisi non è finita ma festeggiare la festa dei lavoratori ha ancora un senso».
«Questo primo maggio, alla luce delle ultime leggi di Governo, ci dimostra che i lavoratori hanno ancora tanto bisogno di sindacato. Ma un concetto resta uguale agli altri anni: festeggiare ha un senso perché il lavoro è un valore importante».
Così Donato Salvato, segretario generale della Uil Fpl in provincia di Salerno, apre una riflessione sulle celebrazioni che porteranno nelle varie piazze d’Italia migliaia di lavoratori.
«Un anno fa eravamo convinti che avremmo dovuto fare i conti ed è stato così. Sul fronte del pubblico impiego possiamo dire che Quota 100 è stata un’opportunità dopo anni di blocco per i pensionamenti, ma nel breve periodo rischia di svuotare gli Enti mentre si prova a programmare nuove assunzioni con un Piano regionale per il lavoro che ora resta solo sulla carta. La crisi non è andata via. Così i servizi non si riescono più a garantire. Il taglio dei trasferimenti statali continua a mettere in ginocchio le Amministrazioni e la riforma delle Province pesa sempre come un macigno».
Ma per Salvato tanto va fatto anche sulla sanità: «Sulla sanità privata le vertenze dimostrano che gli accreditamenti tardano ad arrivare, mentre nella sanità pubblica, invece, ci troviamo davanti ai soliti problemi per colpa di una politica che litiga su poltrone e possibili commissariamenti. Nel mentre ci sono lavoratori da anni pagati più del dovuto a fronte di posizioni precarie che andrebbero stabilizzate».