Alle 20, alla biblioteca Ferrajoli, i retroscena poco noti della storia italiana con “L’inglese che viaggiò con il re e Badoglio. Le missioni dell’agente speciale Dick Mallaby” di Gianluca Barneschi
Ai Venerdì D’Autore, che si tengono nella biblioteca Ferrajoli a Sant’Egidio del Monte Albino, per il secondo appuntamento, venerdì 5 marzo alle 20, si scoprono retroscena poco noti della storia italiana con “L’ inglese che viaggiò con il re e Badoglio. Le missioni dell’agente speciale Dick Mallaby” di Gianluca Barneschi.
Si tratta dei retroscena dell’8 settembre 1943, inediti e in parte clamorosi, che affiorano attraverso la misconosciuta storia dell’agente segreto britannico Dick Mallaby grazie all’accurato lavoro di Gianluca Barneschi. Mallaby appare misteriosamente a bordo della corvetta Baionetta che portò in gran segreto, da Roma a Brindisi, la famiglia reale e Pietro Badoglio nel settembre del 1943. Come è possibile che un inglese facesse parte di una comitiva così esclusiva? È da questa domanda, o felice intuizione, che Barneschi sviluppa la sua ricerca storiografica, scoprendo, a poco a poco, che in realtà Mallaby, membro del segretissimo Special Operations Executive (S.O.E.), fu testimone e protagonista di due dei più rilevanti episodi della storia della Seconda guerra mondiale in Italia. L’agente del S.O.E. divenne, infatti, il trait d’union fra italiani e Alleati nelle trattative per l’armistizio del settembre del 1943 e, nel febbraio del 1945, riuscì a convincere il capo delle S.S. in Italia, Karl Wolff, a intraprendere i colloqui segreti per quella che sarebbe divenuta la famosa “resa degli ottocentomila”. Frutto di un’intensa e decennale ricerca presso gli archivi italiani, statunitensi ed inglesi e corredata da nuove testimonianze, l’opera si avvale, per la prima volta, anche del memoriale dello stesso Mallaby. Il poderoso apparato documentale consente all’autore di chiarire tutti i dettagli, molti dei quali finora ignoti.
La formula delle presentazioni sarà quella consolidata dalla rassegna, con una parte di dialogo con l’autore attorno al libro, che sarà curata dai giornalisti Susy Pepe e Alfonso Tramontano Guerritore, e una parte di confronto diretto col pubblico nel corso della quale l’autore sarà consegnato senza filtri alle domande e alle curiosità dei presenti.
Si tratta dei retroscena dell’8 settembre 1943, inediti e in parte clamorosi, che affiorano attraverso la misconosciuta storia dell’agente segreto britannico Dick Mallaby grazie all’accurato lavoro di Gianluca Barneschi. Mallaby appare misteriosamente a bordo della corvetta Baionetta che portò in gran segreto, da Roma a Brindisi, la famiglia reale e Pietro Badoglio nel settembre del 1943. Come è possibile che un inglese facesse parte di una comitiva così esclusiva? È da questa domanda, o felice intuizione, che Barneschi sviluppa la sua ricerca storiografica, scoprendo, a poco a poco, che in realtà Mallaby, membro del segretissimo Special Operations Executive (S.O.E.), fu testimone e protagonista di due dei più rilevanti episodi della storia della Seconda guerra mondiale in Italia. L’agente del S.O.E. divenne, infatti, il trait d’union fra italiani e Alleati nelle trattative per l’armistizio del settembre del 1943 e, nel febbraio del 1945, riuscì a convincere il capo delle S.S. in Italia, Karl Wolff, a intraprendere i colloqui segreti per quella che sarebbe divenuta la famosa “resa degli ottocentomila”. Frutto di un’intensa e decennale ricerca presso gli archivi italiani, statunitensi ed inglesi e corredata da nuove testimonianze, l’opera si avvale, per la prima volta, anche del memoriale dello stesso Mallaby. Il poderoso apparato documentale consente all’autore di chiarire tutti i dettagli, molti dei quali finora ignoti.
La formula delle presentazioni sarà quella consolidata dalla rassegna, con una parte di dialogo con l’autore attorno al libro, che sarà curata dai giornalisti Susy Pepe e Alfonso Tramontano Guerritore, e una parte di confronto diretto col pubblico nel corso della quale l’autore sarà consegnato senza filtri alle domande e alle curiosità dei presenti.