Riparte la rassegna “L’Essere e L’Umano” con il terzo spettacolo dell’anno per la regia di Lello Serao. In scena anche Nunzia Schiano, star di Benvenuti al Sud

di Fabrizio Manfredonia

Continua senza sosta la quinta edizione della rassegna a cura di “Artenauta Teatro” in sinergia con il Teatro Pubblico Campano, con la direzione artistica di Simona Tortora e l’organizzazione di Giuseppe Citarella.

Il terzo spettacolo in programma, dopo “L’Anfitrione” di Teresa Ludovico e “L’archivio delle anime, AMLETO” di Massimiliano Donato, sarà “Ranavuottoli” di Roberto Russo e Biagio Musella con lo stesso Musella, Nunzia Schiano, già protagonista di film di successo come “Benvenuti al Sud” e “Benvenuti al Nord” di Luca Miniero nei panni della madre del comico e attore napoletano Alessandro Siani e Pino L’Abbate e con la partecipazione video di Giovanni Esposito, Niko Mucci, Claudia Puglia, Carmen Pommella e Sergio Assisi per la regia di Lello Serao.
Lo spettacolo, prodotto dal teatro Bellini in collaborazione con “Teatri Associati di Napoli”, propone una versione alternativa della celeberrima favola di Cenerentola, spostando l’attenzione su Genoveffa e Anastasia le sorellastre della protagonista, note per la loro bruttezza e cattiveria, personaggi considerati pressoché negativi: l’esperimento che però provano a fare Russo e Musella sarà quello di indagare la vera causa della sgradevolezza e presunta negatività delle due donne, ricercandola nella psiche dei due personaggi, nella critica a un mondo che ci esige belli e perfetti. Ne viene fuori «una fiaba nera sulla diversità, ma con una risposta secca: non si nasce brutti, lo si diventa come conseguenza di quanto di brutto si vive o si è costretti a vivere» come affermato dai due autori. ranavuottoli2Il tutto è affrontato con ironia, leggerezza e una comicità che fonde napoletanità, lirismo e aspetti tipicamente favolistici.
«Siamo felici di ospitare in rassegna uno spettacolo che l’anno scorso ha mietuto grandi successi – ha detto la direttrice artistica Simona Tortora – e che mette in scena il mal di vivere in modo ironico e leggero e critica una società che ci costringe a seguire canoni che hanno poco a che fare con la verità di quello che siamo».
Per l’acquisto dei biglietti, il cui costo è di 15 euro, 13 per under 18 e over 65, è possibile rivolgersi al botteghino del teatro Diana dal lunedì al sabato dalle 18:30 alle 20:30. Per ulteriori informazioni è possibile invece telefonare al 320 5591797

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