Ammonta ad 850mila euro il danno contabile accertato dalla Guardia di Finanza di Salerno su disposizione della Corte dei Conti. Si attende il coinvolgimento di qualche politico
Ammonta ad 850mila euro il danno erariale che viene contestato a due dirigenti ed un funzionario del Comune di Salerno per appalti irregolari legati alla manifestazione “Luci d’Artista“. A disporre le indagini, giunte alla contestazione per i tre dipendenti “infedeli”, la Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, che ha delegato gli accertamenti alla Guardia di Finanza di Salerno.
Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno riguardato gli appalti di forniture ed opere, nonché le prestazioni rese ed i finanziamenti complessivamente erogati in occasione della decima (anno 2015/2016), undicesima (anno 2016/2017) e dodicesima (anno 2017/2018) edizione dell’evento che ormai ininterrottamente dal 2006 si svolge nel capoluogo salernitano, in occasione delle festività natalizie e di fine anno. In particolare, è stata evidenziata l’illegittimità di alcune procedure amministrative poste in essere da responsabili comunali i quali, relativamente all’assegnazione degli appalti che hanno comportato una spesa complessiva nel predetto triennio di circa otto milioni e mezzo di euro, hanno frequentemente fatto ricorso ad onerosi affidamenti diretti anziché procedere all’indizione di gare pubbliche, così come ordinariamente previsto dalla normativa di riferimento. Le indagini sin qui svolte hanno consentito di accertare che tale iter procedurale ha consentito l’affido di lavori e forniture ad un ristretto novero di società, individuate di volta in volta dai dirigenti comunali, in assenza di trasparenti procedure comparative pubbliche, ledendo così anche i principi di efficienza, imparzialità e parità di trattamento che dovrebbero caratterizzare l’agire amministrativo. Ora si teme (e ci si attende) che i tre per scaricarsi di parte delle responsabilità del salatissimo conto facciano i nomi di qualche politico del capoluogo.