Maxioperazione delle Fiamme Gialle coordinate dal Procuratore del Tribunale di Nocera Inferiore Antonio Centore. Sequestrati beni per il valore di un milione 600mila euro
Associazione a delinquere e frode fiscale internazionale. Queste le accuse a carico delle dieci persone arrestate stamanio dalla Guardia di Finanza di Salerno su ordine del Procuratore della Repubblica Antonio Centore del Tribunale di Nocera Inferiore.
Una frode fiscale internazionale coordinata nell’Agro nocerino sarnese realizzata nel settore della grande distribuzione di detersivi e prodotti per la casa. Un milione 600mila euro il valore totale dei beni sequestrati nel corso dell’operazione ai dieci destinatari dei provvedimenti del Gip, imputati di associazione per delinquere ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, con la circostanza aggravante del reato transnazionale. I Finanzieri della 1a Compagnia, coordinati dal Comando Gruppo di Salerno, hanno notificato tre ordinanze di custodia cautelare in carcere a C.L. e D.S. (entrambi residenti a Mercato San Severino) e D.G. (residente a San Michele di Serino), considerati i promotori del sodalizio e gli ideatori del meccanismo evasivo di frode, mentre nei confronti di R.F. (residente a Baronissi), F.M. (residente a Castellammare di Stabia), A.P. (residente a Matino) e B.R. (residente a Nocera Inferiore), il G.I.P. ha disposto la misura degli arresti domiciliari. A carico di B.G., D.L.J. (entrambi residenti a Pagani) e P.V. (residente a Fisciano) è stata invece disposta la misura dell’obbligo di dimora nei Comuni di rispettiva residenza.
Le indagini delle Fiamme Gialle di Salerno, sotto la direzione della Procura di Nocera Inferiore, sono state condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e telematiche, nonché attraverso mirate indagini finanziarie, nei confronti di undici persone e sei società, a vario titolo coinvolte nell’articolato sistema di frode, con accertamenti e riscontri effettuati presso numerose imprese che hanno intrattenuto rapporti commerciali in qualità di clienti o fornitori, in ambito nazionale e comunitario.
Gli esiti di tali attività hanno permesso di individuare e disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale internazionale, nel commercio all’ingrosso di detersivi ed altri prodotti, posta in essere anche attraverso l’emissione, il rilascio e l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti da parte di società estere con sede in Inghilterra, Spagna, Lituania Romania e Bulgaria, utilizzate per l’acquisto – da produttori e fornitori comunitari – delle partite di merce destinate al mercato nazionale.
Il sodalizio aveva poi creato, in Italia, una serie di società “cartiere” (ovvero di comodo) intestate a prestanomi che facevano da filtro, comunque riconducibili al gruppo criminale. Con il sistema di evasione fiscale messo in piedi le società guidate dagli arrestati hanno potuto praticare prezzi di vendita finali più vantaggiosi rispetto a quelli del mercato, ed attuare una vera e propria concorrenza sleale nei confronti degli operatori onesti che invece acquistano ai prezzi normalmente praticati sul mercato. Inoltre gli arrestati hanno poituto beneficiare dell’indebito credito IVA artificiosamente generato, grazie all’annotazione delle fatture soggettivamente inesistenti emesse dalle società cartiere.