Sette appuntamenti al Wellness lab di via Fucilari con due professioniste nocerine che trasmetteranno ai loro pazienti i preziosi segreti del Mindful Eating
Partirà il 23 marzo a Nocera Inferiore, come annunciato dalla nostra testata qualche tempo fa, il primo corso di Mindful Eating. A tenerlo due giovani professioniste del territorio: Assunta Siani, biologa nutrizionista, e Valentina Di Mauro, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
Luogo di svolgimento dell’iniziativa il Wellness Lab di via Fucilari 72.
-Cosa succede oggi con il cibo?
«Spesso siamo “sconnessi” da quello che facciamo – rispondono le due dottoresse, che incontreranno i loro pazienti dalle 17 alle 19 dei giorni riportati nel calendario – soprattutto quando mangiamo. Un momento prima i nostri piatti sono pieni, mentre poco dopo sono completamente vuoti. Ma come è possibile? Mangiare sembra essere diventata un’attività meccanica: mangiamo solo perché sappiamo di doverlo fare. Molto spesso di fretta, troppo spesso senza pensarci. Come possiamo cambiare? Prestando attenzione, ovviamente. Questo è lo scopo del Mindful Eating».
Le due parlano di una vera e propria rivoluzione basata sulla mindfulness: «Vivo in Scozia da 4 anni – dice la nutrizionista Siani – ma questo non ha fermato la mia passione per la nutrizione, e viaggio tutte le settimane per raggiungere il mio studio a Nocera Inferiore. Io e Valentina Di Mauro abbiamo sperimentato su noi stesse i benefici della Mindfulness».
«Fare della mia passione un lavoro è il sogno più grande che ho realizzato – dichiara con entiusiasmo la psicoterapeuta nocerina – e poter trovare una sintonia con Assunta Siani nella nostra collaborazione lavorativa e nella nostra vita personale è stato un grosso vantaggio per entrambe».
– Da cosa siete partite?
«Molti studi sottolineano che mangiare modifica l’umore e la predisposizione emotiva verso il mondo, riduce l’irritabilità e aumenta le sensazioni positive. Questo dipende da quanto il pasto è vicino alle abitudini di chi mangia per dimensioni e composizioni: i pasti a cui non siamo abituati, perché troppo ridotti o abbondanti, troppo salutari o non sani, ad esempio, possono influire negativamente sull’umore.
L’uomo è portato ad esprimere gran parte delle emozioni che prova attraverso la sua relazione con il cibo. Per cui se la relazione con il cibo può essere modificata, possiamo modificare la nostra vita».
– In che modo state lavorando?
«Stiamo organizzando dei gruppi di Mindful Eating – spiegano le due giovanissime professioniste – che consistono in una serie di esercizi orientati a riprendere contatto con noi stessi. È una guida in un cammino verso la consapevolezza del qui ed ora, dei nostri effettivi bisogni legati al cibo, e del modo in cui stiamo e percepiamo noi stessi. Il cambio di prospettiva è visibile fin da subito e inoltre, è un modo di dedicarsi del tempo e di conoscere nuove persone, in un contesto come il gruppo, che da sicurezza e protezione».
– Come si fa per aderire all’iniziativa?
«Per prenotarsi, chiamare al numero: 3924140067. Mangiate con consapevolezza! A presto!»