Durante un incontro dedicato alla rivoluzione incompiuta del femminismo, è stata presentata la neonata associazione. Essa si pone l’obiettivo di migliorare il funzionamento della giustizia civile e di promuovere la formazione professionale
di Danila Sarno
Giovedì 7 marzo, in occasione dell’inaugurazione della Camera Civile di Nocera Inferiore, si è svolto un convegno sul tema “Donne e diritti. La rivoluzione incompiuta”. Durante l’incontro, tenutosi presso la biblioteca comunale “Aldo Moro” di Nocera Superiore, l’avvocato Veronica Avella, eletta presidente della Camera Civile di Nocera Inferiore, aderente all’Unione Nazionale delle Camere Civili, è intervenuta per illustrare la funzione del nuovo organismo di contribuire ad un miglior funzionamento della giustizia, soprattutto civile, e di promuovere la formazione professionale.
Il convegno è poi proseguito con l’intervento di Anna Cavaliere, docente dell’università di Fisciano, che, attraverso un excursus sulla storia della battaglia femminista, ha messo in evidenza che essa resta una rivoluzione incompiuta perché “mentre nei venti anni successivi alla seconda guerra mondiale il femminismo si era largamente diffuso, ora è prerogativa dei ceti sociali più ricchi ed istruiti. Il movimento deve ragionare sulla redistribuzione, altrimenti è destinato a restare femminismo di pochi”.
Anche Gustavo Danise, giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore, si è detto d’accordo sul fatto che sia necessario un cambio di mentalità. “Il nostro ordinamento è stato solerte nel tutelare le donne, mettendo a disposizione strumenti di prevenzione, repressione e promozione della parità. A livello normativo non esiste una lacuna. Il problema è il comportamento nel privato, soprattutto in ambito lavorativo”.