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Il sindaco di Nocera Inferiore, seriamente preoccupato per le condizioni in cui giacciono i due riferimenti storici e militari dell’Agro invoca l’intervento delle autorità preposte

redazione

torquato orizz 2Con un lettera inviata questa mattina al Ministero della Difesa il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato ha chiesto un incontro per discutere del futuro delle caserme “Tofano” e “Libroia”, che da troppi anni sono abbandonate a loro stesse e non ricevono adeguata cura per la storia che le caratterizza e per l’importanza legata alla presenza militare nella città capofila dell’Agro.

Il primo cittadino nocerino si augura che tale patrimonio non vada totalmente defraudato e ritorni all’antico splendore, grazie all’intervento delle autorità preposte.
Di seguito il testo integrale della missiva.

nocera inferiore201832“Nocera Inferiore è da sempre piazza d’Armi, importante nella storia di questa parte di Italia.
Lo abbiamo voluto ricordare, qualche anno fa, nel 2016, alla presenza dei vertici dello Stato Maggiore, anche con una cerimonia ufficiale che intitolava all’Esercito il più grande piazzale della città, nei pressi dello Stadio San francesco, a ridosso della Caserma“ Libroia.”
Ma una cerimonia non è solo una celebrazione del passato.
Nocera è la sede della “Tofano”, utilizzata fino a 25 anni fa, monumentale accasamento Borbonico di epoca e fattura vanvitelliana, poi luogo di formazione di migliaia di sottufficiali nelle due guerre mondiali e fino ad anni recenti.
Infine, oggi, vuota, affidata dall’Agenzia del Demanio con pochi investimenti al Ministero dei Beni cuturali e da quest’ultimo alla Sovrintendenza di Salerno, per repertoriare l’archeologia campana, ma ancora sottoutilizzata, cadente, non ancora Museo, come pure chiedemmo in un ciclo di tre conferenze, ad Ottobre, tra il 2013 ed il 2015.
Ed ancora la più moderna “Caserma Libroia”, sede del Reparto Trasmissioni  “Vulture”, ma periodicamente oggetto di preoccupanti voci di dismissione. Sarebbe, se così fosse, la parola fine alla tradizione anche militare della nostra città, dell’intero Agro.
Non è certo per rinverdire aspirazioni “militaresche”, perché in tempo di leva volontaria, di esercito professionale e di teatri bellici internazionali – i più disparati e specifici – non avrebbero giustificazione; ma richiamo l’attenzione dovuta ad una tradizione secolare che si serve ancora di strutture moderne che andrebbero valorizzate e non lasciate all’oblio, in sintonia con le esigenze più attuali della tecnologia militare (e le radiotrasmissioni, l’informatica le telecomunicazioni della “Libroia” sono, al pari della valenza monumentale e del potenziale museale della “Tofano”, luogo di elezione per tali  attività); ma chiedo come rappresentante di una comunità che della presenza militare ha fatto la sua storia, al pari della tradizione agricola ed industriale, chiedo a Lei, Signor Ministro, l’attenzione necessaria a scongiurare una paventata “chiusura” che segnerebbe ingiustamente la parola fine della presenza e della vita stesse delle caserme e della antica presenza militare nella nostra città, 
A tal fine, qualora lo ritenga, Le richiedo la possibilità di un incontro presso il Ministero anche per il tramite del Sottosegretario al ramo o dei parlamentari di territorio che seguano o vogliano interessarsi alla vicenda, al fine di conoscere gli intendimenti del Suo Ministero sulla nostra struttura, per la nostra città, per l’Agro nocerino sarnese”.

 

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