Il Cdr ha incontrato il nuovo segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini e il portavoce nazionale di Potere al Popolo. Clemy De Maio, segretario provinciale del sindacato Unitario giornalisti campani: «Gli editori stanno per aprire un nuovo quotidiano con altro personale»

Continuano le manifestazioni di affetto e sostegno per i venti lavoratori del quotidiano “La Città” (13 giornalisti e 7 poligrafici), che dal 12 febbraio, senza preavvisi, hanno perso il lavoro e visto chiudere la creatura per la quale alcuni di loro avevano lavorato fin dal primo giorno di 23 anni fa.

I lavoratori hanno incontrato il neosegretario della Cgil Maurizio Landini, che si è detto pronto a mettere in campo tutte le azioni possibili per tutelare i lavoratori e seguirà con attenzione la vicenda;  il portavoce nazionale di Potere al Popolo, Giorgio Cremaschi; l’AGL (Associazione Giornalisti Locali “Lamberti Sorrentino”) che ha stigmatizzato quanto è accaduto con il quotidiano salernitano. Clemy De Maio, componente del Comitato di redazione e segretario provinciale del Sindacato unitario dei giornalisti campani: «Negli stessi giorni in cui ritirava dal Sud il suo gruppo imprenditoriale, ignorando appelli e interrogazioni parlamentari che chiedevano almeno di individuare altri acquirenti, Carlo De Benedetti andava in televisione a pontificare di lavoro e di Mezzogiorno. E ancora oggi l’attuale gruppo Gedi risponde con il silenzio alle richieste di un intervento che pure sarebbe ancora possibile. Ci giungono voci che quegli stessi editori che il 12 febbraio hanno sospeso le pubblicazioni de “la Città” starebbero già per aprire un nuovo quotidiano con altro personale. Se a ciò si aggiunge che uno dei due imprenditori è il distributore monopolista dei giornali nel territorio salernitano, c’è di che essere preoccupati».  

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