«Bottone ha usato la diligenza del padre di famiglia – sostiene il rappresentante della maggioranza – e nel dubbio di costituzionalità non ha optato per l’opzione “30 anni”»
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo nella sua integralità, la posizione del consigliere Pasquale Sorrentino sull’allarme dissesto:
Tanto rumore per nulla. La consigliera Sessa ha lanciato anatemi su un paventato dissesto causato dalla recente dichiarazione di incostituzionalità della legge che consente ai Comuni di spalmare i debiti per il piano di riequilibrio in trent’anni anzichè in dieci.
Tranquilliziamo la città, tranquilliziamo anche la consigliera Sessa. Se c’è qualcuno in questo paese che ha il buon senso di padre di famiglia, questo è il sindaco Salvatore Bottone. Nonostante la legge ci consentisse di spalmare i debiti in trent’anni (ottima occasione!), considerato che c’era una richiesta di incostituzionalità che arriva proprio dalla Corte dei Conti di Napoli, l’amministrazione Bottone nel dubbio ha preferito continuare ad onorare gli impegni presi in dieci anni, e pertanto non ha diminuito la rata annuale di 507.500 euro. La diligenza del buon padre di famiglia è un concetto di diritto privato, risalente al diritto privato romano, e richiamato da vari articoli del Codice civile italiano. Una delle diverse forme di diligenza, è relativa alla modalità di adempimento di talune obbligazioni contrattuali. E gli impegni presi da questa amministrazione sono fatti esclusivamente per il bene della città.