Dopo l’annuncio di quattro giornalisti in odore di licenziamento, sfiducia al direttore Antonio Manzo e assemblea al Comune capoluogo con la presenza del presidente dell’Odg Campania Ottavio Lucarelli

Da oggi e per cinque giorni il quotidiano “La Città”, pilastro dell’informazione salernitana, non sarà in edicola. A causare ciò lo scontro tra la redazione, per la quale sono stati annunciati quattro licenziamenti, e la proprietà.

Sul tema si è tenuto un incontro al Comune di Salerno cui ha partecipato ancheil presidente campano dell’Ordine dei Giornalisti Ottavio Lucarelli. «Decisione inaccettabile – ha dichiarato quest’ultimo – perché arriva dopo anni di sacrifici. Non solo un anno di solidarietà che ha già consentito all’azienda di risparmiare centinaia di migliaia di euro, ma in precedenza c’erano stati tagli di domenicali, di festivi, alle agenzie. Questa decisione arriva dopo mesi di silenzio da parte della proprietà, nei confronti della redazione. L’Ordine è vicino ai colleghi. La città di Salerno e la comunità della Campania devono stringersi intorno a questa redazione. Una testata giornalistica è sempre al servizio della comunità e la comunità in questo momento deve far sentire la propria voce».
Sulla vicenda ha fatto sentire la sua voce anche il sindaco Vincenzo Napoli, che ha sottolineato: «Si deve trovare assolutamente una mediazione, nell’interesse dei lavoratori, nell’interesse dell’informazione, pur tenendo conto di logiche di mercato. Esprimo solidarietà a nome di tutta l’amministrazione»
Per il Comitati di redazione ha parlato Clemy De Maio: «A maggio 2017 abbiamo subìto minacce di licenziamento quando abbiamo denunciato preoccupazione per l’esternalizzazione di sport e sito internet. L’azienda ha messo in atto una strategia suicida e non capiamo come possa tenere alle sorti della testata, se alza anche il prezzo d’acquisto del giornale in edicola e se chiude accordi anche con altre sigle per la gestione di un settimanale. La crisi del nostro quotidiano la paragoniamo a quella della Treofan. Sarà un caso, ma si tratta di due aziende che appartenevano allo stesso proprietario, De Benedetti, e che poi sono state cedute ad altre aziende che hanno messo in campo un piano di progressiva dismissione. La scelta di sfiduciare il direttore Antonio Manzo è stata molto dolorosa perché lui si era posto come mediatore. Abbiamo preso, però, atto che sul provvedimento di licenziamento ci sia anche la sua firma e quindi questo rapporto di fiducia è venuto meno»”.
Il direttore e la redazione del Risorgimento Nocerino sono vicini ai colleghi de “La Città” ed esprimono loro tutta la vicinanza che questa vicenda richiede.

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