Prima assoluta nel prestigioso circolo nocerino per il libro di Angelo Verrillo e Gigi Di Mauro, accompagnati nell’esordio da Mauro Maccauro, Federica Fortino, Andrea Oliva e Massimiliano Amato
di Nino Maiorino
foto di Ciro Paolillo
Domenica 17 dicembre 2018, presso lo Sporting Club di Nocera Inferiore, si è tenuta la presentazione del libro “La Tela degli Svizzeri”, opera scritta a quattro mani dal direttore de “Il Risorgimento Nocerino”, Gigi Di Mauro, e da Angelo Verrillo, edito da Edizioni dell’Ippogrifo.
È stato un avvenimento di notevole livello storico e culturale al quale hanno partecipato, oltre ai due autori, introdotti dall’avvocato Andrea Oliva, presidente dell’antico e prestigioso sodalizio nocerino, il dottor Massimiliano Amato, giornalista e direttore della collana storica della casa editrice dell’Ippogrifo, una piccola casa editrice campana che pubblica opere di qualità; relatori anche il dottor Mauro Maccauro, imprenditore metalmeccanico nocerino, già presidente di Confindustria di Salerno dal 2012 al 2016, il quale ha scritto la prefazione del libro, e la dottoressa Federica Fortino, assessore alle politiche giovanili e culturali del Comune, in rappresentanza del Comune.
Gigi Di Mauro è un personaggio noto nella città in quanto ha fatto rivivere il vecchio e glorioso “Risorgimento Nocerino”, sia pure in versione online; il giornale era stato fondato dal cavalier Giovanni Zoppi, il quale lo diresse fino alla sua dipartita, poi passò al cavalier Vittorio Caso e poi ai figli, che lo portarono avanti per qualche anno sempre in formato cartaceo.
Meno noto al grosso pubblico il coautore Angelo Verrillo, personaggio noto nell’ambito della sinistra non solo nocerina, essendo stato esponente di spicco del vecchio PCI e dei partiti che lo hanno sostituito; successivamente è stato dirigente bancario e da qualche anno si è dedicato alla saggistica ed alle ricerche storico – economiche, delle quali l’opera che siamo commentando è il più recente risultato.
La presentazione de “La tela degli svizzeri” è avvenuta in una sala gremita di pubblico, tra cui molte personalità, il quale attentamente ha seguito i vari interventi che hanno fatto emergere un aspetto trascurato della storia della città, vale a dire un secolo di storia locale che va dall’inizio dell’ottocento alla prima guerra mondiale e che costituì una svolta epocale per la città e per l’Agro.
Grazie agli imprenditori svizzeri Wenner, in una circostanza storica particolare, Nocera e il suo Agro vissero la trasformazione della loro economia da rurale a industriale.
Gli insediamenti industriali di Nocera e dell’Agro tessile modificarono radicalmente le condizioni sociali della popolazione e diedero luogo alla nascita, dal nulla, di una classe operaia dedicata alla nuova industria, costituita prevalentemente da donne le quali, provenienti dalla campagne, si trasformarono in operaie tessili, e in pochi anni acquisirono uno status sociale impensabile prima, divennero consapevoli delle loro capacità, precedentemente represse dal loro ruolo, subalterno a quello maschile e esclusivamente limitato al lavoro dei campi e al focolare domestico, condizione che non consentiva loro di emergere.
Ampi e approfonditi sono stati gli interventi del giornalista Massimiliano Amato e quello dell’industriale Mauro Maccauro, nonché le considerazioni e le conclusioni degli autori.“La tela degli svizzeri” costituisce una pietra miliare per comprendere quale sia stata l’evoluzione di una terra ricchissima, che ha dato ricchezza a tanti, che ha consentito benessere e sviluppo economico e sociale, ma che successivamente, per varie e alterne vicende, è andata sempre più impoverendosi fino a divenire quella che ancora oggi è, vale a dire una sonnecchiante plaga nella quale le nuove attività imprenditoriali arrancano, quelle industriali sono ridotte al lumicino, nella indifferenza della classe politica nazionale che sembra di non avere più in alcuna considerazione il nostro Sud.