Per la rassegna “L’avvento risuona d’attesa”, organizzata con il patrocinio del Comune e dell’ARCC, dalle 20 concerto dei cori Estro Armonico, Casella e Vox Aurea. L’ingresso è libero
Domani sera, sabato 15 dicembre, alle 20, nella chiesa di Gesù Redentore, ci sarà il secondo appuntamento della prima edizione di “L’Avvento risuona d’attesa”. Con il titolo “Natale in polifonia” la rassegna ha voluto fare il suo omaggio all’imminente festa con un tris corale composto da “Estro Armonico” diretto dal maestro Silvana Noschese, “Casella” con la direzione del maestro Caterina Squillace e “Vox Aurea” che ha nel maestro Katja Moscato il suo direttore.
La scaletta dei brani prevede un vero e proprio percorso, che inizia dalle pagine più significative della polifonia sacra, attingendo da compositori antichi come Giovanni Pierluigi da Palestrina e Tomàs Luis de Victoria (noto anche con il nome italiano Tommaso Ludovico da Vittoria) e dai contemporanei come Manolo Da Rold e Roberto Di Marino. Per raccontare in musica la nascita di Gesù le voci si uniranno in coro con “Quanno nascette Ninno” e “Cantate domino” di Karl Jenkins, giusto per citare alcuni dei prezzi previsti.
Il terzo ed ultimo concerto si terrà venerdì 21 dicembre, alle 20:30, nella chiesa della SS. Annunziata di Salerno. Sarà eseguito un “Concerto di Natale” in piena regola, ovviamente all’insegna della polifonia. I cori “Estro Armonico” e “Il Calicanto” voci bianche e voci giovanili, diretti dal maestro Milva Coralluzzo e dal maestro Silvana Noschese, avranno il compito di accogliere gli spettatori. In scaletta per loro ci sarà anche il “Gloria” di Vivaldi. Ospite d’onore di questo che è il concerto dal gran finale sarà l’Ensemble Lirico Italiano.
L’idea dalla quale l’associazione culturale Estro Armonico, in occasione di “Luci d’Artista”, è partita, nel proporre una rassegna corale dedicata al tempo liturgico che precede e prepara il Natale, fa capo all’etimologia della parola “Avvento”. Il termine latino adventus significa “venuta” anche se è molto diffusa la traduzione “attesa”. «Il suono, lo scambio, il dono sono al centro di questo particolare periodo dell’anno – spiega Silvana Noschese che della rassegna firma la direzione artistica – Del resto è quanto si riscontra pienamente nella musica polifonica».