Le ultime dichiarazioni dell’attaccante rossonero prima della gara nel solito appuntamento del sabato. Sono 23 i calciatori che prenderanno parte alla trasferta di Portici. Si rivedono Vatiero e Scolavino

 

di Nello Vicidomini

Nel consueto appuntamento della conferenza stampa del sabato mattina, al termine della rifinitura, è stato il turno del giovane attaccante Kavin Giorgio.

Il calciatore rossonero ha esordito parlando dei suoi trascorsi e del suo arrivo a Nocera: «Sono cresciuto nella scuola calcio di Belardi. A Taranto ho avuto poco spazio ma come ambiente mi sono trovato davvero bene. Alla Nocerina sapevo di non partire subito da titolare, però ho lavorato e sono felice di giocare. Non mi aspettavo nemmeno la dieci sulle spalle. Stiamo facendo bene e dobbiamo solo continuare a fare bene. Nell’intesa con Simonetti abbiamo iniziato così così, poi però è migliorata molto». Poi sorridendo ha ammesso di aver contratto un “abbonamento con i pali”. Argomento successivo è stato quello relativo al prossimo avversario Portici e al bomber Sorrentino: «Noi stiamo preparando la partita per fare quello che ci chiede il mister. Sorrentino non lo conosco personalmente ma so che sta facendo bene. Come giocano loro non lo so. In ogni caso noi faremo la nostra partita cercando di andare a fare risultato lì».nocerina igea 5In ultimo, Giorgio si è soffermato sulla situazione societaria, spiegando come è stata vissuta dalla squadra in questo periodo: «Lo spogliatoio non è stato influenzato dal passaggio di consegne in società, ovviamente però siamo consapevoli che può darci una marcia in più». Per la gara in programma domani allo stadio “San Ciro” di Portici, il tecnico della Nocerina Gerardo Viscido ha convocato ventitre calciatori: i portieri Feola, Novelli e Scolavino; i difensori Caso, Di Fraia, Iodice, Petillo, Salto e Vuolo; i centrocampisti Accardo, Cardone, De Feo, Di Martino, Festa, Odierna, Pecora, Ruggiero e Vatiero; gli attaccanti Cioffi, Giorgio, Orlando, Riccio e Simonetti. Indisponibili gli infortunati Barzaghi, Coulibaly e Montuori.

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