Un messaggio dal finale commovente quello espresso quest’oggi in conferenza stampa dall’ormai ex rappresentate della società rossonera. In un lungo discorso ha riassunto le difficoltà di quattro mesi di gestione, arrivando alle lacrime in chiusura. Da giovedì si aprirà l’era Maiorino
di Nello Vicidomini
Una conferenza stampa dal sapore malinconico quella che si è tenuta quest’oggi nella sala stampa dello stadio San Francesco. Una conferenza in cui Bruno Iovino ha spiegato il passaggio di consegne della società a Paolo Maiorino, dopo aver ripercorso i quattro difficili mesi di gestione.
L’ex rappresentante legale ha iniziato ringraziando tutti i collaboratori e tutti coloro che hanno sposato un progetto che in estate sembrava una follia: «Ho innanzitutto il dovere di ringraziare gli amici e i collaboratori che dal primo momento mi sono stati vicini, unici a sostenere la causa, dandomi forza e coraggio per andare avanti di fronte a mille difficoltà». Poi Iovino ha ricordato tutto il suo percorso alla guida della Nocerina: «La partecipazione dei molossi al campionato è stato un vero miracolo, la società era su un precipizio. L’abbiamo tirata su prima che cascasse nel vuoto, tuttavia ho sempre sostenuto che non sono un imprenditore ma un manager che da traghettatore ha fatto il possibile. Dopo l’iscrizione avevo il dovere di iniziare a costruire la squadra. Ho iniziato a fare mercato, direttore sportivo e allenatore con un budget da campionati regionali: parecchi rifiuti, chi ci dava già per morto… molti ma molti bocconi amari». «L’unico che ha condiviso da subito con me questo percorso è stato Felicio Ferraro. Alla fine abbiamo messo su uno staff tecnico di grande valore morale e professionale che ha sposato in pieno le mie linee guida. Siamo partiti da zero, abbiamo cercato calciatori e uomini veri. Ebbene, dopo tante riunioni, contatti e difficoltà, siamo riusciti ad avere una squadra di tanto rispetto. È stato fatto un abbassamento dei costi del 65% rispetto alla vecchia gestione. Dal primo luglio ad oggi abbiamo un’entrata di 40.500 euro, per uscite di 43.500 euro. Ai tesserati è già stato erogato il compenso di settembre e in parte quello di ottobre. Da parte mia è stato rispettato il budget di previsione di una spesa complessiva inferiore ai 280.000 euro. Tutto ciò è verificabile da chiunque voglia farlo». Un lavoro duro per salvare i molossi dal baratro. Poi però sono arrivati anche i risultati in campo: «La squadra costruita è stata definita dallo staff una squadra di operai specializzati, professionalmente validi e con grande dignità, con grande amore verso questi colori sociali. I problemi c’erano e li abbiamo affrontati. Oggi possiamo dire che, grazie a queste energie di gruppo, la squadra è una squadra di veri molossi attrezzata per il mantenimento della categoria, senza illusioni». La trattativa con Maiorino e il passaggio di consegne: «Come sapevamo la Nocerina aveva bisogno di un supporto vero per evitare una fine ingloriosa. E questi novanta giorni diciamo che non sono passati invano. Infatti, questa volta, vi comunico con grande dignità e felicità che nei prossimi giorni consegnerò l’Asd Nocerina 1910 ad un vostro concittadino. In questo periodo di confusione, va detto, ci sono stati anche gruppi di persone poco raccomandabili che volevano approfittare della situazione, ma non avevano capito con chi avevano a che fare. Io ho avuto la caparbietà e la personalità di mantenere fino all’ultimo una posizione retta e netta: l’obiettivo era quello di consegnare la Nocerina a dei professionisti e persone serie, ancora meglio se di Nocera. E questo si sta verificando perché consegnerò la società ad un vostro concittadino, una persona perbene quale è l’avvocato Paolo Maiorino. Ha un suo gruppo, degli amici ma per rispetto preferisco vi parli lui di questo. La consegno in un modo nettamente diverso da come io l’ho trovata. Viene consegnata a un nocerino doc, amante dei colori rossoneri». «La trattativa con Maiorino – continua Iovino – è nata il 21 agosto, quando mi telefonò da Ischia. Ci incontrammo la mattina successiva al molo Beverello dove discutemmo della situazione per come era critica. Insieme ci siamo impegnati per risolvere la questione delle vertenze. Siamo andati a Roma insieme per cercare una transazione con l’Aic per risolvere i problemi. E ad eccezione di uno, massimo due, siamo sulla strada per chiudere l’accordo». Poi la soddisfazione personale di aver salvato la Nocerina da una fine ingloriosa: «L’orgoglio mio personale è che in centoventi giorni abbiamo realizzato tutto ciò. Il consegnare la società a dei nocerini veri, credo fosse l’ultima delle ipotesi in estate. A conclusione del mio mandato e nel congedarmi, permettetemi di ringraziare le istituzioni delle due Nocera, i tesserati, i tecnici, lo staff medico, il settore giovanile, le associazioni di volontariato che ci hanno permesso di rinforzare i valori sociali e morali del calcio, la stampa, i tifosi, gli abbonati che meritano una gratificazione, gli sponsor e tutti i miei collaboratori. La situazione mia non è dolorosa: ho raggiunto gli obiettivi prefissati senza aver fatto a me stesso nessun contratto blindato». In chiusura Iovino si è lasciato trasportare dalle emozioni, lacrime comprese, in un abbraccio di giornalisti e tifosi presenti in sala stampa: «Iniziare è stato difficile, ma è un sogno che si è realizzato, è stata costruita una casa di vetro. Fiducioso in un futuro più roseo, forza molossi, grazie e buon lavoro a tutti». Questo messaggio potrebbe essere soltanto un arrivederci e non un addio? Iovino ha risposto spiegando che chi entrerà avrà la possibilità di scegliere i suoi uomini: «Certo, se avranno bisogno la porta sarà aperta, ma ho anche io una dignità professionale: nei confronti di chi ha ricostruito insieme a me, ho l’obbligo di tenerli al mio fianco». Giovedì dovrebbe tenersi la conferenza d’esordio dell’avvocato Paolo Maiorino.