Si parte il 3 novembre e per tutto il mese con “Io l’erede” di Eduardo De Filippo. Nel programma anche Peppino De Filippo, Pirandello e un’opera su Ferdinando IV di Borbone
di Fabrizio Manfredonia
Si è tenuta ieri sera al teatro “La Locandina” di Pagani la presentazione del cartellone per la stagione teatrale 2018/2019. Il teatro di via Cauciello, giunto al suo trentanovesimo anno di attività ha voluto festeggiare l’inizio della stagione presentando i quattro spettacoli che si susseguiranno quest’anno da novembre a marzo con il consueto incontro di pre stagione, animato da Letizia Vicidomini, scrittrice e attrice.
Il primo spettacolo sarò “Io, l’erede”, opera di Eduardo De Filippo con la regia di Alfonso Tortora, in scena i fine settimana di novembre dal 3 al 25 , il sabato alle 21 e la domenica alle 18 e 30.
«È un testo che ho davanti agli occhi da un po’ di tempo- ha detto Alfonso Tortora- e finalmente ho l’opportunità di metterlo in scena. Nella mia maturità sto apprezzando molto testi che da giovane magari non riuscivo neanche a finire di leggere ma che ora mi soddisfano di più e che analizzano i personaggi. L’anno scorso ho portato in scena Pirandello, con “Così è se vi pare” e quest’anno un testo nel quale ho ritrovato elementi fortemente pirandelliani che è appunto “Io, l’erede”».
Secondo spettacolo sarà invece “La lettera di mammà” di Peppino De Filippo con la regia del direttore artistico del teatro Carmine De Pascale che debutterà sabato 15 dicembre e che resterà in scena fino a domenica 20 gennaio 2019 con anche la consueta incursione il 26 dicembre al teatro comunale “Sant’Alfonso Maria dei Liguori” di Pagani.
«Anche quest’anno presenteremo un testo di Peppino De Filippo dopo il successo dell’anno scorso con “Non è vero ma ci credo”, – ha commentato De Pascale- anche perché Peppino è un autore messo un po’ da parte, ma è molto divertente e che ha contribuito al cosiddetto teatro “dei De Filippo”. Il testo è una farsa travestita da commedia, poco conosciuto al grande pubblico ma davvero divertente». Nel periodo tra febbraio e marzo, sarà il turno di “Liolà”, commedia di Luigi Pirandello diretta da Tonino De Vivo che torna a dirigere uno spettacolo dopo una lunga pausa. L’opera accompagnerà gli spettatori da sabato 9 febbraio a domenica 3 marzo.
«Liolà è un mio pallino da sempre – queste le parole di Tonino De Vivo – quest’anno è stata la volta buona . Nell’81 ho visto un versione con Bruno Cirino , mi colpì molto e mi è rimasta dentro questa voglia di rappresentarla. All’inizio lo volevo portare in scena per interpretare la parte di Liolà ma ora per motivi anagrafici potrei al limite interpretare zio Simone, l’antagonista. Si tratta di una commedia agreste con ambientazione contadina scritta in dialetto siciliano; lo stesso Pirandello ne fece un a versione italiana che è quella che metteremo in scena».
Lo spettacolo che chiuderà la stagione sarà “Ferdinando IV di Borbone”, commedia grottesca tratta da fonti storiche, diretta da Peppe Delfino nel periodo dal 23 marzo al 14 aprile 2019.
Incentrata sugli ultimi anni del regno di Ferdinando la commedia sviscererà la figura del re detto “nasone” e “lazzarone” personaggio amato dal popolo napoletano.
«Ferdinando ha governato per 65 anni ed ebbe 18 figli – ha spiegato il regista Peppe Delfino- con l’annessione delle due Sicilie di fatto iniziò l’unità d’Italia. La commedia mostrerà il personaggio negli ultimi anni della propria vita, quando, a riparo dai giacobini, veniva curato dal medico Michele per le sue varie patologie a corte. Non mancheranno momenti esilaranti con protagonista il vecchio re e le donne di corte che approfitteranno della bontà del sovrano».