Rintuzzate punto per punto le accuse del consigliere comunale Roberto Celano che aveva inviato una nota dai contenuti drammatici anche al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli
Levata di scudi della direzione strategica del Ruggi dopo la nota inviata al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, al presidente della commissione politiche sociali del medesimo ente ed alla stampa, in cui il consigliere comunale Roberto Celano ha denunciato “le condizioni di indecenza in cui versa il Pronto Soccorso del nosocomio “Ruggi D’Aragona” ed i disagi incresciosi vissuti da chi fruisce di servizi sanitari di primo soccorso e dei loro familiari”.
Con un comunicato sono state puntualizzate alcune situazioni. Nello specifico la direzione del Ruggi precisa che “ogni Pronto Soccorso vive un clima di naturale frenetica attività del personale, e non “confusione”, in considerazione delle urgenze a cui si deve dare immediata risposta nel più breve tempo possibile” e che “I degenti in attesa di essere ricoverati restano sulle barelle nelle stanze del codice attribuito (rosso, giallo, verde) e sono continuamente monitorati dal personale in servizio. Mai le barelle hanno sostato nei corridoi che devono restare liberi per consentire anzitutto la velocità d’intervento nelle emergenze, ma anche il passaggio dei pazienti che necessitano di iter diagnostici”. In ordine ai disagi dei familiari, invece, si afferma che essi “hanno un’ampia sala d’attesa dove attendono notizie che, puntualmente, arrivano non appena il medico che ha in carico il familiare ha le risposte diagnostiche per poter presentare il quadro completo. Ciò non toglie che, ogni qual volta sono state chieste informazioni, il personale del Triage ha sempre risposto educatamente e nei limiti delle sue competenze”. La direzione rintuzza una per una le accuse mosse alla struttura e osserva anche che “I pazienti in osservazione non restano in condizioni “poco dignitose”: vengono aiutati in ogni loro necessità, anche fisiologica, dal personale di turno e a chi si trova al pronto soccorso in orario di pranzo o di cena viene consegnata una colazione a sacco, laddove il medico ritenga che il paziente può mangiare”.
L’ultimo dato riguarda l’entità del carico di lavoro: “Al Pronto Soccorso del Plesso Ruggi si registrano mediamente 250 accessi giornalieri, con picchi di 300/350, cosa, questa, che se da un lato rende oneroso e stressante il lavoro dei medici e del personale tutto, dall’altro conferma la grande professionalità degli stessi e la qualità delle risposte ricevute dall’utenza”.