Professore, preside e poi scrittore, ha narrato con passione la città e la nocerinità, attraverso romanzi molto apprezzati anche dalla critica nazionale
di Angela La Rocca
È stata una serata di ricordo quella tenutasi alla biblioteca comunale “Raffaele Pucci” di Nocera Inferiore, in onore di Corrado Ruggiero, stimato concittadino, scomparso nel 2009. Scrittore, ma prima ancora professore, per vent’anni ha insegnato all’istituto magistrale “Galizia”, per poi diventare preside dell’ITC “Pucci”, egli ha vissuto pienamente Nocera e la sua gente.
A dimostrazione di ciò, la stanza gremita di parenti, tra cui il figlio Giovanni Maria Ruggiero, amici, colleghi, ma anche da chi non ha mai avuto occasione di conoscerlo in vita, uniti nel suo ricordo evocato dai relatori Bernardo Spera, Raffaele Montoro e Giuseppina Esposito; con l’intervento dell’assessore Federica Fortino e del sindaco Manlio Torquato. Dalle loro parole è, infatti, emersa tutta la vivacità e la sagacia di Corrado Ruggiero, come uomo e come professore, che teneva fortemente ad aggiornarsi continuamente, con quella curiosità che lo ha portato ad allargare le proprie vedute, migliorare il proprio metodo d’insegnamento e, successivamente, lo ha visto approdare nel mondo della scrittura.
I libri della trilogia composta da “Rossa Malupina”, “Ballata Nucerinese” e “Nuova Nocera York” possono essere definiti dei veri e propri romanzi di formazione, in cui si osserva la sua crescita come autore andare di pari passo con il cambiamento di Nocera, narrata in ogni sua sfaccettatura attraverso un linguaggio ricco di suggestioni, sebbene fosse volutamente un italiano maccheronico. Città profondamente amata ed interiorizzata, di cui però Corrado Ruggiero pareva non apprezzare certi cambiamenti, diventata il centro costante della sua narrativa come dimostrano anche i libri più recenti che portano la sua firma: “Gennarina”, insignito del Premio Palmi, e “Verso sera”, pubblicato postumo. Molteplici gli spunti di riflessione offerti dalle pagine dei suoi racconti, ancora molto attuali, e dai relatori, a partire dalla necessità di portare nelle scuole del territorio insegnamenti sulla cultura e gli autori locali, sino a giungere ad un ben giustificato quesito: quanto Corrado Ruggiero avrebbe apprezzato la Nocera Inferiore di oggi?
Quel che è sicuro è che avrebbe trovato ancora tanto da raccontare.