L’attivista Santino Desiderio, dopo una due giorni al Centro sociale, avvia le premesse del progetto “Percorso per il cambiamento” in vista delle prossime amministrative
Ambiente, spazi da vivere, sviluppo industriale e commerciale, connettività, trasporti, amministrazione virtuosa. Questi i punti che hanno fatto da pilastro portante al confronto pubblico tenutosi ieri sera, al Centro sociale di Pagani, promosso dall’attivista avvocato Santino Desiderio e dal team di Pagani a 5 stelle.
Il pubblico che ha riempito la sala ha ascoltato con partecipazione alle linee guida per la costruzione di una “nuova città”, intervenendo anche in prima persona ed esponendo le criticità del territorio.
«Dobbiamo ripensare il concetto di città. A Pagani manca anche il senso del quotidiano, del vivere normale. Le prossime azioni da parte del team riguarderanno proprio la stesura di un vero e proprio piano operativo, con sostanziose riflessioni legate a soluzioni concrete ai molteplici problemi che affliggono la nostra comunità». Così Santino Desiderio ha riassunto l’incontro di ieri sera.
«Il Comune di Pagani, a seguito della dichiarazione di pre-dissesto avvenuta durante il periodo di commissariamento, è stato impegnato a versare annualmente allo Stato la cifra di un milione e mezzo di euro per circa 40 anni. Questo ha riflessi pesanti sul nostro paese – ha spiegato Desiderio – Il Comune ha aumentato la tassazione. C’è stato un blocco delle assunzioni e tutto questo inevitabilmente ha creato uno squilibrio, facendo venire meno i servizi base e creando di fatto una insana invivibilità. La città sta andando incontro ad una pesante crisi commerciale. Basti pensare che un fruttivendolo a Pagani può pagare anche 2mila euro di Tarsu. Sta scomparendo il microtessuto economico, seguito da un decremento della popolazione negli ultimi 5 anni. In poche parole, qui è necessario capire ed analizzare le aspettative dei cittadini, lavorare su una sana normalità. I paganesi vivono l’invidia del vicino. Vanno a Nocera, ad Angri».
Desiderio ha evidenziato il concetto di vivibilità a Pagani. «Dovremmo poter vivere la città tutto il giorno, tutti i giorni. Pulizia, spazi per fare sport, strade riqualificate ed asfaltate, ripresa concreta del commercio. Bisogna mettere la famiglia al centro. La sicurezza e il controllo del territorio sono alla base di tutto questo. Oggi c’è un clima di disordine costante. Nei pressi del Centro polivalente, la sera, ci sono diversi problemi di ordine pubblico, non si ha il controllo del territorio. Gli amministratori devono assumersi la responsabilità di monitorare e segnalare alle autorità continuamente. Bisogna lavorare affinché gli stessi cittadini possano diventare sentinelle della città, anche tramite nuovi sistemi tecnologici che ne garantiscano l’incolumità». Tra i problemi più urgenti riscontrati tra i cittadini emerge quello legato all’ambiente e alla salute. «Siamo arrivati a livelli alti di malattie tumorali, a causa dell’assenza di salubrità di acqua, suolo e aria – ha continuato Desiderio – Lo smog è costante durante l’intera giornata. Non è un caso se hanno pensato di realizzare il Centro oncologico a Pagani. Dobbiamo ripensare il modo di vivere, il trasporto locale. Questo lo si ottiene solo a partire dal Puc. Abbiamo un centro diroccato, degrado strutturale, aree industriali abbandonate. Tutto questo passa per la buona amministrazione, con servizi accessibili e trasparenti, un circuito organizzato e un riordino della macchina comunale».