Durissima accusa del presidente della Onlus ANNA al capo della diocesi di Nocera e Sarno, cui fino ad oggi si è inutilmente rivolto per far punire due sacerdoti di Pagani coinvolti nello scandalo del dossier Mangiacapra
È un’ accusa clamorosa e senza precedenti quella che Giuseppe Barone, presidente della Onlus “ANNA” (Associazione nazionale no Aids) lancia al vescovo di Nocera e Sarno, Giuseppe Giudice: «Il vescovo Giudice è ostaggio della curia di Nocera Sarno».
Lo scrive a chiare lettere nell’oggetto del comunicato trasmesso ieri alla stampa nel quale nuovamente chiede al presule di essere ricevuto per sostenere con forza l’adozione di provvedimenti disciplinari verso due sacerdoti della sua diocesi, entrambi attualmente a Pagani, i cui nomi, chat erotiche, recapitio telefonici e foto decisamente osè sono nel celebre dossier Mangiacapra, da tempo all’attenzione dei vertici vaticani.
Come molti ricorderanno il dossier è stato messo a punto dall’avvocato napoletano Francesco Mangiacapra, gigolò che ha denunciato l’esistenza di orge e festini gay a cui partecipavano diversi parroci delle curie della provincia di Napoli e Salerno.
Non è la prima volta che Barone scrive al vescovo Giudice sull’argomento: lo aveva fatto già lo scorso 6 settembre e, di fronte alla mancanza di risposte, aveva scritto sia a Papa Francesco che al vescovo emerito Gioacchino Illiano, in un crescendo di richiesta di ripulire una diocesi che, a parere del presidente di ANNA, «vanta anni di storia e di fede».
«Se monsignor Giudice non mi dovesse ricevere per fine settimana – ci ha dichiarato al telefono Giuseppe Barone – mi incatenerò al cancello del palazzo vescovile!».