Il membro del Governo ha promesso di impegnarsi per migliorare le condizioni del bacino del Sarno. Emiddio Ventre: «È a rischio la salute di 800 mila abitanti»
di Danila Sarno
La denuncia sull’inquinamento della Solofrana, già presentata alle Procure e ad altri enti, è stata portata all’attenzione del Ministro dell’ambiente, Sergio Costa, in occasione dell’incontro regionale dell’ordine Francescano secolare della Campania inerente la salvaguardia del creato, tenutosi alla Certosa di Padula il 9 settembre scorso.
Ad annunciarlo è stato Emiddio Ventre, presidente del Comitato No Vasche, che da anni si batte per la difesa del nostro territorio contro l’inquinamento, invitando le autorità competenti ad intraprendere le iniziative necessarie a prevenire un imminente disastro ambientale e a provvedere all’individuazione delle cause e dei responsabili di questa situazione allarmante.
Il Ministero dell’ambiente era già al corrente dei pericoli a cui da tempo sono esposte la salute e l’igiene pubblica, a causa non solo della drammatica situazione fognaria in cui versa il bacino del fiume Sarno, ma anche dei liquidi altamente inquinanti sversati nei torrenti Cavaiola e Solofrana, compresi metalli pesanti cancerogeni, come il cromo.
«Il ministro conosce bene la questione di Solofrana e Cavaiola quali killer del fiume Sarno, degli scarichi illegali, della mancanza di reti fognarie che attanaglia l’intero bacino del fiume» ha dichiarato Emiddio Ventre «ma noi vogliamo la risoluzione definitiva del problema, perché è a rischio la salute di 800 mila abitanti. Ci ha lasciato con la promessa di venire per un Convegno al Convento di Sant’Antonio di Nocera Inferiore».