Dopo Napoli, Torino e Bologna anche la città amministrata da Manlio Torquato si avvia verso una partecipazione da parte dei cittadini e delle realtà associative alla conduzione di quelli che Ugo Mattei, docente di diritto privato, ha definito “beni comuni”
di Fabrizio Manfredonia
Si è tenuta stamane a palazzo di Città una conferenza stampa per discutere di “beni comuni”, categoria giuridica teorizzata da Ugo Mattei, docente di diritto privato all’Università di Torino e che è stata inserita nella delibera di indirizzo numero 267/2018 del Comune.
Nella categoria dei beni comuni, per la cronaca, rientrano tutti i beni pubblici appartenenti al patrimonio comunale come l’acqua, i servizi pubblici, il patrimonio culturale e naturale, il territorio, le aree verdi e, più in generale, i beni e servizi che appartengono alla comunità dei cittadini e dei quali non può essere sottratto né il godimento, né la possibilità di partecipare alla loro gestione. Sono beni materiali e immateriali di appartenenza collettiva che sono sottratti all’uso esclusivo e caratterizzati da una gestione condivisa e partecipata. E infatti quello che li caratterizza non attiene alla titolarità patrimoniale, che resta in capo all’ente, quanto alla gestione che dovrebbe avvenire in un regime partecipativo tra l’ente pubblico e le associazioni, i comitati o i singoli privati. Si tratta, nelle parole del sindaco Manlio Torquato, di una «scelta di carattere politico, ma non partitico, da parte dell’amministrazione comunale, relativa all’individuazione e misura di intervento amministrativo che inizia con questo atto di indirizzo sull’individuazione dei beni comuni della città che ha un carattere innovativo». Di beni comuni si occuperà l’assessore con delega ai servizi di manutenzione e cura della città, Annarita Pagliara che lavorerà in contatto con il suo omologo nel comune di Napoli Carmine Piscopo, dal momento che il capoluogo di regione è ente pilota in questo senso. Piscopo ha già avviato, nel comune partenopeo, una campagna volta a coinvolgere i cittadini nell’ampliare la partecipazione alla gestione collettiva degli spazi pubblici e tutelare e valorizzare i beni di appartenenza collettiva e sociale.
«Chiederemo – ha detto Manlio Torquato – la presenza dell’assessore Piscopo a settembre per un incontro tematico sull’argomento».
La partecipazione e la gestione dei beni comuni verrà disciplinata in uno specifico regolamento comunale e sarà inoltre inserita, insieme alla definizione di bene comune, nello statuto comunale in corso di revisione da parte di una commissione con a capo il consigliere Annarita Ferrara.