Mentre ci si attende un nuovo e non minore afflusso dall’evento religioso-gastronomico, il comitato organizzatore, guidato da padre Luciano, traccia positivi bilanci dell’edizione 2018 della festa

Tempi di bilanci a Pagani per la festa di Sant’Alfonso, che però non è ancora conclusa: parte infatti domani sera alle 21 la sagra “Sapori Alfonsiani”. È una manifestazione che nasce con il desiderio di far conoscere, attraverso alcune degustazioni, l’interno del convento dei padri redentoristi. 

I piatti nascono da una ricerca sulle abitudini alimentari dei padri. La pasta e fagioli repusata veniva cotta dai padri alle 5 del mattino e lasciata a riposare perché i padri di giorno si dedicavano alla loro missione e mangiavano solo la sera. Le polpette con le melenzane dell’orto venivano fatte per recuperare il pane raffermo. L’ insalata con pomodori e portulaca è quella che mangiava Sant’Alfonso.  Le zeppole erano uno dei pochi dolci che veniva fatto in convento, e una sorta di dolce veniva considerata anche l’anguria.
Delle degustazioni che offrirà la sagra faranno naturalmente parte anche la granita fatta con i limoni del giardino ed il celebre Liquorino di S.Alfonso, composto da 13 erbe tra cui aloe vera e portulaca.
Nell’attesa della sagra di domani il comitato “Pagani Città  di S. Alfonso” inizia a fare un primo bilancio: tutti decisamente soddisfatti dei risultati raggiunti e desiderosi di organizzare per il prossimo anno un lavoro ancora migliore. Il presidente del comitato, padre Luciano, ha ricordato come sia la comunione di tutti i membri a fare la squadra e a dare il risultato migliore, seguendo lo spirito alfonsiano.

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