Tra Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo un lembo di terra incontaminato, dove cielo e mare si incontrano e varie specie di volatili e mammiferi, alcune anche rare ed a rischio di estinzione, vivono e si riproducono. Meta ideale per una vacanza da sogno

di Maria Barbagallo

Una strada di collegamento tra Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo. Questo il destino progettato alla fine degli anni ’70 della zona che oggi conosciamo come “La Riserva dello Zingaro“. Ma nel mondo ambientalista si svilupparono una serie di iniziative che sfociarono, il 18 maggio 1980, in una marcia di protesta per indurre la Regione ad istituire la prima area protetta della Sicilia.

zingaro1Si ottenne la revoca dei finanziamenti e la sospensione dei lavori, salvando così dall’asfalto sette chilometri di costa. Di quel progetto resta solo un tratto di strada asfaltato e la Riserva dello Zingaro venne ufficialmente istituita nel 1981.
Perché porti il nome di Riserva dello Zingaro non è noto, poichè dalle fonti storiche non si ha notizia alcuna di presenze di nomadi nella zona, mentre la stupenda insenatura di Scopello veniva chiamata dagli antichi Greci e Latini Cetaria (terra dei tonni) per la numerosa presenza di questi pesci nella rada.
In questa area naturale protetta, che è un vero e proprio paradiso, ci si può imbattere in oltre 39 specie di volatili diversi che in questo angolo magico di Sicilia si riproducono, come l’aquila, la poiana, la civetta, il falco pellegrino e poi mammiferi come la volpe, la donnola, il pipistrello, l’istrice e grazie ad un clima temperato che si ha tutto l’anno, si può ammirare una vegetazione rigogliosa e selvaggia con mandorli, carrubi (carrubbi in siciliano), orchideee, lentisco, palme nane ed un mare che in autunno permette ancora di fare il bagno.zingaro3Per gli amanti del trekking e del mare, la Riserva dello Zingaro propone itinerari diversi per difficoltà e durata che la attraversa in lungo ed in largo, e durante il cammino si trovano calette e spiagge bellissime incastonate tra grotte naturali con fondali limpidi e ricchi di pesci e coralli. Lungo i sentieri si incontrano antiche case coloniche costruite sulla roccia, tutte restaurate, dove ci si può fermare per una breve sosta o anche pernottare.
All’interno dell’area c’è la possibilità di visitare cinque musei: Museo naturalistico, delle attività marinare, della civiltà contadina, della manna, dell’intreccio.
Trascorrere una vacanza nella Riserva dello Zingaro è il giusto connubio tra relax e avventura e sarà un’esperienza davvero indimenticabile.

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