Sabato 14 l’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta da Myung-Whun Chung, mentre domenica 15 a deliziare gli spettatori sarà il piano jazz di Tigran Hamasyan

di Antonietta Rosamilia

Dopo il successo del concerto inaugurale della 66esima edizione del Ravello Festival che ha visto sul palco di Villa Rufolo la Philharmonia di Londra diretta da Esa-Pekka Salonen, secondo appuntamento con la grande musica. Sabato 14 luglio, alle 20, a salire in ‘pedana’ l’Orchestre Philharmonique de Radio France, diretta dal maestro Myung-Whun Chung.

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Il maestro Myung-Whun Chung
La più importante fra le quattro formazioni sinfoniche presenti a Radio France eseguirà un programma romantico, cavallo di battaglia del maestro coreano che proprio su queste esecuzioni ha costruito la sua fama. Chung che ha un legame particolare con l’Italia, cominciato prima come direttore ospite al Maggio Musicale Fiorentino e poi come direttore stabile all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha collaborato intensamente con il Teatro la Fenice di Venezia e il Teatro alla Scala di Milano, dove ha colto clamorose affermazioni personali nelle Daphnis et Chloë e Ma Mère l’Oye. A Ravello eseguirà dal primo balletto la seconda suite, che raccoglie le ultime tre parti: la radiosa Alba in cui la natura e gli uccelli prendono vita attraverso la luce crescente, la Pantomima che descrive gli amori bucolici della ninfa Siringa e di Pan e l’irresistibile baccanale della danza generale.Tigran HamasyanDomenica 15 luglio, alle 21.30, a salire sul Belvedere di Villa Rufolo sarà Tigran Hamasyan, un talento assoluto del pianismo mondiale, tra i musicisti armeni più conosciuti al mondo, nonostante i suoi 30 anni di età. Nella sua carriera, iniziata a soli 3 anni, ha collezionato premi internazionali in festival di grande prestigio spaziando dal romanticismo classico al jazz-rock, dal pop onirico al folklore armeno, dimostrando una spiccata tendenza all’improvvisazione.
Hamasyan è un orgoglioso prosecutore dell’antica tradizione musicale di quelle lande così affascinanti ed apparentemente immanenti, magnificate dal canto libero del suo pianoforte, racchiuso nell’album “An ancient observer”. E il progetto di Ravello sarà il riflesso di questo ultimo assolo discografico con un pianoforte sul quale convergono visioni di un mondo arcaico, perdute nel tempo. Posto unico 60 euro.

www.ravellofestival.com. Per info 089858422 [email protected]

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