Se siete in vacanza a Taormina, fate un salto in questo paesino arroccato sopra un monte, con un panorama mozzafiato e con un locale che non vi aspettereste mai di trovare
di Maria Barbagallo
Castelmola, in provincia di Messina: definito uno dei borghi più belli d’Italia, deve parte della sua notorietà alla vicinanza con la splendida Taormina.
In questo caratteristico paesino si possono ammirare il Duomo, la fortezza e i resti del castello medievale di cui oggi sono visibili solo le mura normanne e passeggiando tra i vicoli stretti e le sue scalinate, ci si può immergere in una atmosfera medievale che il borgo, nel corso del tempo, ha saputo conservare e che gli dona un fascino unico.
Fu in questi luoghi, sotto il caldo sole di Sicilia, che negli ultimi decenni dell’800 si riunirono le prime comunità omosessuali. Intellettuali e giovani di ricche famiglie, che frequentavano i salotti delle grandi capitali europee, si davano appuntamento in questi meravigliosi siti in cerca di svago, dando libero sfogo alle loro fantasie e ad ogni tipo di sfrenatezza. Visitarono questi luoghi personaggi illustri come gli scrittori Oscar Wilde, Thomas Mann e David Herbert Lawrence.
Il barone tedesco Wilhem von Gloeden, famoso per i suoi scatti di nudi maschili, volendo omaggiare il passato ellenico dell’isola, immortalò giovani siciliani in pose ispirate all’antica Grecia. Il membro maschile, infatti, nella cultura di questi colonizzatori della Trinacria, non era visto come un simbolo volgare, bensì rappresentava la virilità, la fecondità. Non dimentichiamo che il fallo in passato, ma anche oggi, era considerato un buon antidoto contro il malocchio. Questi nudi artistici, in realtà, non erano altro che foto pornografiche che servivano a stimolare fantasie omosessuali di ricchi stranieri in visita sull’isola.
Nel 1947 il cavaliere Salvatore Turrisi, volendo ricreare le atmosfere di altri tempi, fondò un bar, passato di generazione in generazione, dedicandolo al membro maschile. All’inizio il bar creò non poco sgomento nei cittadini disorientando, in special modo, il parroco, ma con il tempo è diventato un locale di culto, uno dei più “in” di Castelmola.
Il bar è composto da tre piani, ed al suo interno ci si imbatte in una collezione molto originale, tutta dedicata al fallo. Ogni cosa è ispirata al membro maschile: quadri, tavoli, sedie, statue, lampade, bicchieri, persino il menù ed in bagno si può trovare una rubinetteria molto particolare. In uno dei piani vi è un tavolo molto ambito, soprattutto dagli stranieri, che si presenta con un grosso pene al centro. Ma in nessun modo si scade nella volgarità, tanto che è una tappa imperdibile sia per i turisti che per gli stessi siciliani e Focus lo ha inserito nella classifica dei sette bar più particolari al mondo.
Dalla terrazza si può godere, sorseggiando l’afrodisiaco vino alle mandorle, di un panorama da togliere il fiato, che va da Giardini Naxos alle coste calabresi, fino al maestoso vulcano Etna. Come souvenir si possono acquistare bottiglie dello stesso vino, chiaramente a forma di pene, da regalare ad amici e parenti.