Dura risposta del Comitato pro referendum al post dell’ex consigliera comunale di Nocera Superiore che aveva prima chiesto un confronto pubblico e poi vi si è sottratta

Va giù duro il Comitato per il referendum per la fusione delle due Nocera sull’esternazione fatta dall’avvocato Raffaela Ferrentino rispetto al confronto sulla riunificazione delle due città, prima da lei richiesto pubblicamente e poi, sempre pubblicamente da lei stesso negato.

Pubblichiamo integralmente la risposta del Comitato:
«Apprendiamo che l’avvocato Raffaella Ferrentino, questa volta attraverso un post su Facebook, ha deciso di sottrarsi al confronto che lei stessa aveva pubblicamente chiesto due settimane fa, quando già era stato convocato il Consiglio Comunale (28/06/2018).
Prendiamo atto della sua volontà di rifuggire il confronto su una questione che riguarda una comunità intera, tutti i nocerini. Le motivazioni addotte, però, non ci convincono anzi sono stridenti e contraddittorie.
Non ci convince quando scrive “Poichè l’assise ha accolto la nostra proposta di delibera di No Fusione per Noi l’argomento è chiuso…”. Rammentiamo all’avvocato Ferrentino, all’avvocato e non al politico, che la delibera del Consiglio Comunale non chiude affatto la discussione, in virtù delle regole ancora vigenti nel nostro Paese: la Costituzione.
L’unico organo, infatti, deputato ad avviare la procedura di istituzione di un nuovo Comune, quale appunto quello che nascerebbe dalla fusione delle due Nocera, è la Regione (art. 133 comma 2 Costituzione, art. 14 comma 2 Statuto Regione Campania, art. 8 Legge regionale nr. 54/74). I Consigli comunali interessati possono esprimere un parere sulla proposta di legge regionale avente ad oggetto una fusione tra comuni solamente quando viene richiesto dalla Giunta Regionale o dalla commissione regionale competente ad esaminare in via istruttoria la proposta di legge stessa.
Perdonerà l’avvocato Ferrentino, se pur comprendendo le sue difficoltà e le sue mire politiche, questi “moscerini facinorosi” le risponderanno comunque e con altri mezzi ma sempre cordialmente.
Pubblicheremo, infatti, nelle prossime ore un fact checking del manifesto del Movimento Legalità e Trasparenza e della intervista a Radio Base.
Ci auguriamo per il futuro maggiore coerenza e soprattutto il ripristino di una delle regole democratiche da tutti riconosciuta: il confronto tra chi la pensa diversamente».

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