Riproposta alla Sagra dello spaghetto dei Carbonai l’iniziativa dedicata all’animale che, in tempi di guerra ma anche di pace, ha dato con modestia all’uomo un contributo insostituibile
Sarà il mulo, simpatico animale che ha avuto un ruolo importante anche nella storia italiana, il protagonista di una mostra fotografica storica che sarà ospitata dal 21 al 29 luglio a Fratticiola Selvatica di Perugia in occasione della Sagra dello spaghetto dei Carbonai.
La mostra che vuol essere un omaggio ai muli con le stellette, presenterà un percorso storico con immagini tratte dagli archivi del Museo nazionale e storico degli alpini di Trento. A curare l’iniziativa Stefano Silvestri e Francesco Pacienza, fotografo subaqueo di fama mondiale e socio di Esseinfo, il sodalizio che edita il Risorgimento Nocerino. La mostra ha già visto una prima edizione, nel 1995, ad Altomonte, in Calabria.
A raccontare come nacque è Francesco Pacienza: «Correva l’anno 1994 – ci dice – quando la mia attenzione venne attratta da una notizia: i muli in servizio presso le salmerie degli alpini sarebbero stati venduti per essere macellati. Ecco nascere in me la volontà di impedire tale azione e di far conoscere agli italiani il vero valore e l’importantissima funzione svolta da questi nobili e generosi animali, non solo in tempo di guerra ma soprattutto nelle quotidiane faccende di lavoro nei campi o di trasporto di pesanti carichi. Tale impegno si concretizzò nella realizzazione di una mostra fotografica storica, con il patrocinio dell’associazione nazionale degli alpini, il Museo nazionale e storico degli alpini, l’assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Altomonte, la Provincia di Cosenza, la Regione Calabria, l’U.N.C.E.M., il WWF. Era, ed è, incentrata sui 120 anni di attività del mulo nelle Forze Armate. L’inziativa – continua il fotografo subaqueo – è un doveroso tributo alle doti del protagonista, alla sua laboriosità, al contributo silenzioso e continuo che ha visto e continua a vedere il mulo a fianco dell’uomo, al prezioso contributo dato da questi magnifici, umili e generosi amici degli Alpini in ogni tempo, sia in pace che in guerra».