Con la crescita dello sviluppo tecnologico, sono cresciuti i pericoli per l’utente medio fruitore di internet. Ecco tutti i consigli per usare in modo sicuro la rete preservandoci da hacker e perdite di dati
di Rosaria Spiniello
Internet ci ha insegnato una cosa: la sicurezza non è mai troppa. Nonostante le piattaforme social e di posta elettronica ci permettano di proteggerci da eventuali attacchi di hacker o virus, i mezzi da loro adottati non sono sufficienti a garantire una totale protezione dei nostri dati.
Prima di illustrare i vari modi per incrementare la protezione della nostra mail o profilo social, è utile capire chi sono gli hacker e perché tentino di entrare nella nostra “vita virtuale”. Gli hacker sono degli esperti di informatica, specializzati nella sicurezza digitale, in grado di introdursi nelle reti di computer, nei profili social, nei siti. Ad oggi, hackerare un profilo non è più solo un lusso di chi mangia pane e informatica: esistono, nel web, guide sul come violare un profilo Facebook o una mail. L’intento degli hacker è di accedere alla nostra rete di amicizie, ai nostri dati che condividiamo con le varie piattaforme. Non sempre vi è uno scopo di lucro – come, ad esempio, nel caso di Cambridge Analytica – nell’hackerare un profilo: questi geni dell’informatica sfidano le protezioni degli utenti di Facebook, Instagram, Gmail, Yahoo, per dimostrare quanto queste siano vulnerabili. A nulla sono servite le nuove normative messe in campo dai giganti di internet, poiché le azioni di hacking continuano a diffondersi e a colpire non solo persone normali ma anche star della musica, del cinema. Come già detto, la protezione applicata dai social network non previene in maniera duratura questi attacchi. L’utente può adottare delle mosse per evitare questi spiacevoli inconveniente, comuni per profili social e posta elettronica.
Innanzitutto, una delle prime cose da non fare è utilizzare una stessa password per ogni mail o profilo da noi creato e utilizzato poiché darebbe terreno fertile all’hacker di turno per impossessarsi dei nostri dati. Inoltre, la password deve contenere lettere, numeri e, se si vuole, dei caratteri speciali come, per esempio, un punto esclamativo, così da rendere difficile il lavoro all’hacker. Il consiglio è di non utilizzare mai il proprio nome o la data di nascita poiché troppo scontata e facile da ottenere.
Dopo aver inserito una password sicura, è il momento di impostare la sicurezza del profilo o della mail date dalle varie piattaforme. Anche se diverse, i passaggi per un profilo sicuro sono gli stessi per tutti: a disposizione abbiamo la domanda di sicurezza, che possiamo impostare al momento dell’iscrizione o successivamente e che può essere una grande alleata per il nostro profilo. La domanda di sicurezza è un qualcosa che è legato alla nostra vita privata, come una data di un evento o il nome di un animale domestico, informazioni che non sono alla portata di tutti; molto utile ed efficace è quella che viene chiamata autenticazione a due fattori che consiste nell’invio di un codice sul proprio telefono ogni qual volta si accede al nostro profilo o nella nostra mail da un nuovo dispositivo. In questo modo, chiunque non sia in possesso del codice non può accedervi. Piattaforme come Facebook permettono la registrazione della localizzazione d’accesso, memorizzando i dispositivi e la posizione e di bloccarli nel caso non siano stati attuati da noi.
Legato alla posta elettronica c’è l’apertura di mail indesiderate, più comunemente dette spam, che sono dei mezzi per abbassare le difese della nostra mail. È facile riconoscerle quando, nella mail, viene chiesta l’apertura di un link senza che vi sia una spiegazione valida e verificata di ciò che ci è stato inviato. Fortunatamente, Gmail, Yahoo, Tiscali ed altri hanno creato una sezione apposita per questo tipo di mail, evitando largamente questi fenomeni.
In ultimo, l’accortezza che può sembrare scontata ma molto efficace è di non diffondere i nostri dati a nessuno. Se si fa accesso con il dispositivo diverso dal nostro, bisogna cancellare i nostri dati ed evitare che restino in altri smartphone o computer.