Il pediatra nocerino interviene sul cambio di nome proposto dagli amministratori del Comune vicino e sottolinea: «abbiamo bisogno di unirci in una visione di ottimizzazione di ciò che abbiamo»
di Vincenzo Stile
Inferiore? Beh alcuni possono, se vogliono, come è lecito, cambiare e latinizzare il nome del loro paese, se l’aggettivo che lo segue è legato solo all’altitudine e sottolineare la vocazione archeologica del loro Comune. A quel punto non ci resta altro da fare che togliere l’aggettivo ‘inferiore’ dal nome della nostra città ed essere solamente Nocera!
Quell’aggettivo ‘inferiore’ non servirebbe più a nulla. Nocera Inferiore è una città completa, e non solo archeologica:con i suoi uffici, i servizi, l’Ospedale, il Tribunale, l’INPS, i negozi, i locali di intrattenimento, l’attrazione della movida, le bellezze naturali di Mont’Albino e Sant’Andrea, con la valorizzazione dei loro sentieri e Santuari, il Castello, la valorizzazione del Polo Museale e dei beni archeologici e della Caserma Tofano, il suo polo industriale il Palazzetto dello Sport, lo Stadio. Non è poi tanto male, che ne dite? L’importante è lavorarci duramente su per migliorare i suoi problemi, senza distrazioni, per far farla diventare veramente Grande. Non abbiamo bisogno di dividere con referendum vari, la cui gestione durerebbe anni e di cui è scontato l’esito divisorio, ma, invece, abbiamo bisogno di unirci in una visione di ottimizzazione di ciò che abbiamo nella nostra città e di un miglioramento sociale dei nostri comportamenti civici. L’evoluzione dipende da noi e non da trattamenti cosmetici complicati. Da oggi in poi lancio la discussione sulla proposta di chiamare la nostra città solo NOCERA, perché di “inferiore” non abbiamo niente. Oggi possiamo fare molto di più per noi, se solo si diffonde l’orgoglio e la responsabilità di appartenere alla nostra città!