Pubblichiamo integralmente il volantino presentato ieri nel corso del convegno tenutosi a Nocera Superiore, nella sala teatrale del convento di Santa Maria degli Angeli
L’Agro nocerino-sarnese, la nostra casa da tremila anni, ha bisogno di una guida. E chi se non la Grande Nocera può svolgere questo ruolo? Del resto, la nostra città lo ha sempre fatto! Riprendiamoci ciò che è sempre stato nostro! Riprendiamoci ciò che ci appartiene di diritto! Andando a votare per questo referendum avrai tra le mani la possibilità storica di dire: “Sì! Voglio contare di più!”.
Andando a votare per questo referendum avrai il futuro a portata di matita. Votando sì, potrai lasciare in eredità ai tuoi figli una sola grande città! Immagina quanto saranno forti settantamila voci. Voci che, come ci insegna la storia, si sono sempre fatte sentire! È giunta l’ora di mettere da parte i pregiudizi. È giunta l’ora di fugare ogni dubbio. Uno studio di fattibilità svelerà i vantaggi e gli svantaggi dell’unifcazione. Lavoriamo insieme, senza stumentalizzazioni, affnché tutti i nocerini possano esprimere, fnalmente, la loro opinione esercitando un diritto! È giunta l’ora di scrivere il nostro futuro. La Grande nocera è l’occasione per dire alla Provincia e alla Regione che dobbiamo contare di più! Ma quando ci ricapita? Non delegare più gli altri, diventa tu l’attore principale di questa grande occasione, della tua occasione di sviluppo! Il tuo futuro e quello dei tuoi figli è nelle tue mani! perché creare la Grande Nocera? Perché questo è il momento giusto? Perché saremo più ricchi: lo Stato incentiva le fusioni e il nuovo comune potrà contare – per 10 anni – su 2 milioni di euro di fnanziamenti statali in più! La Grande Nocera sarà la seconda città della provincia di Salerno e l’ottava della Campania! E saremo ancora più ricchi! Avremo una corsia preferenziale nell’intercettazione dei fondi e degli investimenti dell’Unione Europea e della Regione. La Grande Nocera potrà spendere di più in infrastrutture (strade, nuovi uffci, servizi al cittadino…). E potrà spendere senza preoccupazioni, accendendo mutui a tasso praticamente zero e non dovrà tener conto dei vincoli fssati dal patto di stabilità. Ma quando questi vantaggi fniranno? Ce li creiamo da soli! Taglieremo i costi della politica di quasi il 50%: eliminando un Consiglio comunale, porteremo a 32 il numero massimo di politici locali: un sindaco, 24 consiglieri comunali e un massimo di 7 assessori. Mi sembra poco… Superare i 50.000 abitanti significa entrare a far parte del “club” delle città medie della Campania (attualmente 19). Solo nello scorso anno Battipaglia ha ottenuto 15 milioni di euro per il proprio sviluppo urbano. Ma allora è solo una questione di soldi in più? Certamente no! Ma i soldi sono lo strumento per cogliere le opportunità e per accrescere e migliorare la nostra qualità della vita. La Grande Nocera avrà maggior peso e maggior rappresentanza politica alla Provincia, alla Regione, al Parlamento: una città più grande potrà eleggere i suoi rappresentanti ai vari livelli della vita politica regionale e nazionale. Messa così sembra bello, ma quando? Siamo onesti: la fusione non migliorerà subito la tua qualità della vita, ma di certo migliorerà quella dei tuoi fgli! Grazie a una più razionale erogazione dei servizi offerti dal nuovo comune, la nostra città potrà garantire un miglioramento nelle strade, nei trasporti, nella sanità, rifuti, uffci, scuola, giustizia, sicurezza, sport, tempo libero, con una particolare attenzione ai servizi sociali alle periferie. Sì, ma la carta di identità dove la faccio? Dove l’hai sempre fatta. La Grande Nocera potrà avere più municipalità e gli uffci non si muoveranno da dove sono! Quando ci verrà data, di nuovo, l’occasione di avere tra le mani il nostro destino? Ma la fusione farà aumentare le mie tasse? Quanto più crescono le economie di scala più si abbattono i costi dei servizi. È quanto hanno sperimentato le città che già hanno realizzato la fusione! Io sono di Nocera Superiore e ci sto bene! Cosa ci guadagno? Una Nocera più forte signifca valorizzare le vocazioni storiche della nostre città: l’industria, l’agricoltura, l’archeologia, l’arte, il turismo, l’artigianato… e… aumenta il valore degli immobili! Non solo, i nuovi servizi saranno collocati nella parte della nuova città che ne avrà più bisogno! Per fare un esempio, una scuola signifca portare gente, incentivare l’apertura di nuove attività commerciali e muovere l’economia.