Con l’entusiasmo della maggioranza per quanto fatto, passa il consuntivo 2017. Le opposizioni: «Lodevoli le attività svolte dagli assessori ma resta una amministrazione contabile commissariale»
di Fabrizio Manfredonia
È stato approvato stamane, in Consiglio comunale, il rendiconto di gestione del 2017. L’approvazione è stata accompagnata dalle polemiche delle minoranze che hanno manifestato, a più riprese, lo scetticismo per una gestione ancora una volta “commissariale”, come l’ha definita Pasquale D’Acunzi, consigliere di minoranza.
L’assessore alle politiche finanziarie e società partecipate Mario Campitelli ha parlato nel suo intervento di apertura di un risultato positivo e che ha raggiunto il «massimo consentito»: «Forse non abbiamo fatto proclami per ogni attività istituzionale. Siamo stati, magari, poco comunicativi e poco social. Ma abbiamo fatto il massimo con il poco che avevamo». Il 2017 è stato, secondo quanto detto dell’assessore, l’anno del «risanamento», con interventi che hanno interessato varie aree di competenza dell’ente sfruttando, nella maggior parte dei casi, la totalità dei fondi stanziati nel bilancio preventivo senza richiesta di ulteriori fonti di finanziamento. Circostanza sottolineata anche dal sindaco Manlio Torquato.
Non si è fatta attendere la replica di Vincenzo Spinelli, consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle, che ha mostrato scetticismo per i residui di bilancio attivi e passivi, ovvero le entrate non riscosse e che potrebbero non essere mai riscosse in caso di scadenze o prescrizioni aumentando i debiti dell’ente e i debiti non pagati che graveranno sulle future amministrazioni. In occasione del suo intervento Spinelli ha altresì criticato la gestione della raccolta differenziata, poco efficiente e di conseguenza onerosa per i cittadini in termini di tassazioni, pronosticando un sicuro aumento della TARI, tassa sui rifiuti.
«Manca la visione strategica della città – ha detto Tonia Lanzetta dalle minoranze – È un bilancio consuntivo anche lodevole per le attività svolte dagli assessori ma resta una amministrazione dell’ordinario».
La stessa Lanzetta ha poi definito il sindaco Torquato «padrone delle mosche» per il suo «avere in mano – a parere della consigliera di minoranza – un bilancio che è un pugno di mosche». Dello stesso avviso Pasquale D’Acunzi. «È un bilancio commissariale. Non ci possiamo limitare a questo». Rinviata invece la discussione sul secondo punto in oggetto ovvero la sistemazione delle aree verde di via Villanova.