Gli attivisti: «Il Lungomare si conferma espressione di una comunità antirazzista e multiculturale che si contrappone alla narrazione di qualche politico locale per cui sarebbe un luogo caratterizzato da spaccio e malavita»
di Antonietta Rosamilia
Più di cento persone, da diverse organizzazioni e collettivi, hanno partecipato al lungomare di Salerno, al presidio organizzato da Potere al Popolo per ricordare Soumaila Sacko, bracciante e sindacalista USB, ucciso perché cercava lamiere per costruirsi un riparo di fortuna a Gioia Tauro.
Folta la presenza della comunità senegalese. Tante bandiere a dimostrare la vicinanza e la solidarietà verso la comunità malese, di cui Soumaila era originario. Un presidio importante perché continua ad affermare il Lungomare come un’espressione di una comunità antirazzista e multiculturale che si contrappone alla narrazione di qualche politico locale per cui sarebbe un luogo caratterizzato da spaccio e malavita.