Un timido e sparuto gruppo di oppositori ha protestato stamani all’iniziativa del comitato pro referendum che vuole la riunificazione delle due città. Ma nessuno di essi ha partecipato al dibattito
di Fabrizio Manfredonia
Si è tenuto stamane, nella biblioteca “Aldo Moro” di Nocera Superiore, un seminario dedicato al “Comune unico di Nocera”, ovvero un convegno voluto dal “Comitato per il referendum consultivo sulla fusione delle due Nocera” in collaborazione con il “FCNN” , fusione comuni coordinamento nazionale. Il congresso ha visto la partecipazione di diversi esponenti del “FCNN” e di diversi rappresentanti di comuni nati da fusione.
Pochi, anzi pochissimi, i cittadini contrari presenti all’affollato convegno: si sono limitati ad una timida opposizione all’intervento del consigliere di Nocera Inferiore Pasquale D’Acunzi, favorevole alla creazione di una nuova realtà territoriale.
Un esiguo gruppo di cittadini di Nocera Superiore, contrari sia ad un referendum consultivo che alla fusione delle due Nocera, ha manifestato nella piazzola antistante la biblioteca.
«Si tratta di due realtà troppo eterogenee – hanno detto i manifestanti- e un’eventuale fusione renderebbe Nocera Superiore una periferia, se proprio volete, unitevi con Pagani!»Nel corso del convegno sono stati analizzati i pro e i contro della possibile fusione. Luigino Sergio, responsabile dell’area tecnica “FCCN” ha parlato di un’opportunità per i due comuni: entrambi non possono considerarsi “virtuosi” ovvero con alti standard di sostenibilità e gestione e la creazione di un unico ente comporterebbe una maggiore efficienza; inoltre grazie al contributo statale, pari a due milioni di euro l’anno per dieci anni per i comuni “fusi”, si potrebbe prevedere un abbassamento della pressione fiscale. Significativo l’intervento del sindaco di Montoro Mario Bianchino, che ha vissuto sulla propria pelle la nascita del comune dalla fusione tra Montoro Inferiore e Superiore e che ha osservato l’alzamento dei livelli di vivibilità sul territorio, l’abbassamento della pressione fiscale e la previsione di strumenti urbanistici più efficaci rispetto a quelli possibili su un territorio diviso. «Bisogna far sì che le persone abbiano consapevolezza- ha detto Andrea Monetti , consigliere comunale a Nocera Superiore – conoscano i fatti e se è il caso vadano a votare per il referendum». Diventa quindi necessario, come tra l’altro sottolineato da Federico Gusmeroli , responsabile area tecnica “FCNN” , illustrare alla comunità in modo chiaro e semplice quelli che sono i vantaggi di una fusione effettuando anche proiezioni a lunga scadenza su quello che può accadere sul territorio comunale, rimarcando anche il diverso peso specifico che può avere un comune “più grande” sia a livello provinciale che regionale.
Per l’eventuale referendum “consultivo” non sarà previsto un quorum di partecipazione e qualora ci fosse sarà possibile conoscere in modo puntuale l’opinione dei nocerini, “inferiori e superiori” su un tema tanto sentito.