Sono 940 genitrici preoccupate quelle che scrivono al primo cittadino per chiedere più garanzie per i propri figli. Ne pubblichiamo integralmente l’appello
Caro sindaco,
approfittiamo della sua disponibilità per affrontare un tema quanto mai sentito e discusso in città in questi giorni. Il diritto alla sicurezza rappresenta uno dei fondamentali principi di cittadinanza ed è condizione preliminare per garantire convivenza civile, qualità della vita di una comunità e sviluppo del territorio. Quando si affronta il tema della sicurezza dei cittadini è necessario prendere atto della sua complessità ed evitare semplificazioni. I fatti di criminalità che stanno accadendo in questi giorni non vanno sottovalutati.
Una cosa è certa. Qui non c’è posto per chi usa la violenza e lo scontro fisico per dirimere situazioni di qualunque genere e tanto meno per chi, con comportamenti ingiustificabili e inqualificabili, mina la tranquillità e la serenità dei cittadini. Per questo bisogna lavorare affinché la risposta agli episodi di criminalità e violenza sia forte e questi rimangano fatti isolati, identificati e puniti.
Pertanto, chi minaccia il diritto alla sicurezza e alla legalità dei cittadini, merita una sola risposta: la severità e la fermezza con cui pretendere il rispetto della legge e la certezza della pena.
Per questo devono essere attivati tutti gli strumenti necessari al fine di migliorare la tutela, il monitoraggio e il controllo del territorio, attraverso il coordinamento con la locale stazione dei Carabinieri, ma anche aumentando l’organico e la presenza degli agenti di Polizia municipale.
È giusto che i cittadini si rivolgano all’istituzione più vicina, quindi al Comune, per manifestare le proprie preoccupazioni e ricercare risposte. Ci troviamo però di fronte alla contraddizione tra la legittima richiesta dei cittadini di avere più sicurezza ed un Governo nazionale che a parole pone l’ordine pubblico e la sicurezza come priorità, ma che nei fatti fa ben poco, scaricando sui Comuni le proprie responsabilità. Infatti le competenze in merito all’ordine pubblico spettano, come stabilisce la Costituzione, allo Stato che le esercita attraverso i corpi preposti (polizia, carabinieri, guardia di finanza ecc..). I Comuni hanno un compito di supporto e di collaborazione attraverso la Polizia municipale. Così il Governo non solo taglia le risorse, agli enti locali e anche alle forze dell’Ordine, ma impedisce ai sindaci di scegliere e decidere. Ai Comuni non è neppure concesso di poter decidere dove spendere le (poche) risorse che hanno a disposizione: mentre viene annunciato l’ampliamento dei poteri dei sindaci (decreto sicurezza), contemporaneamente non vengono concessi gli strumenti operativi e finanziari.
Per questo insieme, cittadini ed istituzioni, devono farsi promotori di una richiesta forte a livello nazionale, affinché le leggi funzionino, i reati siano accertati e puniti, e al tempo stesso vengano garantiti strumenti e finanziamenti perchè i Sindaci possano prendere decisioni operative ed essere posti nella condizione di poter incidere e quindi assumere la responsabilità diretta di fronte ai propri cittadini.
Siamo prima di tutto cittadine di questa comunità dove siamo nate e cresciute e con orgoglio ci viviamo. La volontà di contribuire alla crescita della città, condividendo l’impegno che rende, ciascuno, pur nella diversità dei ruoli, protagonista e artefice del futuro della comunità a cui appartiene.
Imma Zinnia e Sonia Angrisani
Gruppo “Noi mamme di Nocera Inferiore”