Il presidente del Comitato pro referendum, in vista del convegno di sabato 26: «C’è da lavorare sulle nostre enormi potenzialità». Sarà assente il sindaco Torquato
di Tania Pentangelo
Non ci sarà sabato mattina a Nocera Superiore, al convegno organizzato da comitato pro referendum, il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato. Lo ha dichiarato al nostro direttore Gigi Di Mauro nel corso di un incontro. «So che non ci sarà il sindaco Giovanni Cuofano, assente credo per motivi istituzionali – ha detto Torquato – quindi per motivi istituzionali non può esserci la mia presenza. Sono e resto a favore dell’unificazione, e lo confermerò in una lettera che affiderò al presidente del Consiglio comunale perché la riporti nel suo saluto al convegno».
Si torna a discutere dunque della possibile fusione delle due Nocera, tema di portata storica fortemente dibattuto. Antonio Salzano, co-presidente, assieme all’ispettore onorario ai beni culturali Antonio Pecoraro, del “Comitato Pro Referendum per la fusione delle due Nocera” difende a spada tratta le ragioni del si. Restauratore di dipinti antichi presso il Ministero dei Beni Culturali per ben trentasei anni, il nostro interlocutore è anche uno stimato pittore e vanta numerose esposizioni in tutta Italia.
«Fin da ragazzo ho sempre visto come un ostacolo questa differenza tra comuni – ha affermato l’artista, che fa parte del gruppo sannita “Astrattismo Totale” – Nocera per me ha un’unica identità. Quando sono stato chiamato a ricoprire questa carica ho accettato con slancio e affetto proprio perché credo fermamente in questa realtà».
– Come ci si è mossi nel recupero e nella tutela del patrimonio storico di un polo culturale importante come il nostro?
«Negli ultimi quarant’anni – ci ha detto – nell’ambito della rivalorizzazione delle risorse archeologiche e storico-artistiche delle due Nocera si è fatto poco e nulla. Molte oasi sono maltenute e abbandonate, basti pensare ad esempio al teatro ellenistico nella zona di Pareti o allo scavo di Pizzone: sono sommerse da una vegetazione selvaggia ed impraticabili anche per una visita guidata. C’è da lavorare sulle nostre enormi potenzialità».
– Due realtà accomunate da un’unica memoria storica le cui amministrazioni hanno nel tempo agito in modo differente.
«Nocera Inferiore in un certo qual modo ha conservato meglio alcuni siti artistici – ha continuato Salzano – penso al grande monastero domenicano di Sant’Anna o al convento di Sant’Antonio, la cui pinacoteca andrebbe maggiormente valorizzata. Per quanto riguarda la zona di Nocera Superiore, invece, soltanto negli ultimi anni c’è stato maggiore interesse a tal proposito e mi riferisco più specificamente alle attività di scavo dell’area del Parco Archeologico Urbano, ex foro boario e alla ristrutturazione del Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore. Gli altri siti sono stati dimenticati».
– Nasce la necessità, quindi, di recuperare le proprie radici per incoraggiare un nuovo sviluppo. L’accorpamento delle due municipalità, infatti, comporterebbe non pochi vantaggi per l’intero comprensorio.
«Fondere i comuni – ha asserito il pittore, a cui ha fatto eco Pecoraro – significa non solo riunire tutta la stratificazione urbana e sociale della città, ma anche moltiplicare le risorse grazie all’accesso a consistenti finanziamenti statali ed europei. Si migliorerebbero, inoltre, i servizi mettendo al centro le esigenze di entrambi i territori, semplificando le procedure e snellendo il lavoro amministrativo. La futura città acquisterebbe sicuramente maggiore peso e rilevanza».