All’ospedale Abdrea Tortora, sabato 26 maggio, un convegno sulle metodiche per il trattamento delle patologie vascolari in occasione della terza edizione del Congresso regionale SIFL
Dal laser alla radiofrequenza, fino ad arrivare alla ESVT, tecnica della safena esclusa, (già SETS, scleroterapia della safena esclusa), la più innovativa metodica per il trattamento delle patologie vascolari. Se ne discuterà all’ospedale “Andrea Tortora” di Pagani sabato 26 maggio, in occasione della terza edizione del Congresso regionale della SIFL (Società Italiana di FleboLinfologia).
Esperti chirurghi e studiosi, provenienti da ogni parte d’Italia, si ritroveranno nella cittadina dell’Agro per discutere della nuova tecnica ideata e messa a punto dal dottor Maurizio Pagano, presidente della SIFL e dirigente medico presso l’Unità operativa complessa di Chirurgia generale ed oncologica dell’ospedale “Andrea Tortora”, nonché docente di chirurgia delle varici presso il Master di Angiologia dell’Università “Gemelli” di Roma, diretta dal professor Paolo Tondi, che sarà presente all’evento.
Tale tecnica, presentata lo scorso anno negli Stati Uniti e ritenuta una valida e meno invasiva alternativa alla chirurgia tradizionale per il trattamento delle varici degli arti inferiori, è oggi oggetto di uno “studio pilota” (in collaborazione con l’Università “Gemelli” di Roma e l’Università di Milano) i cui risultati sono stati pubblicati di recente sulla rivista internazionale “European Review for Medical and Pharmacological Sciences”.
«Le tecniche endovascolari tradizionali, come il laser e la radiofrequenza – spiega il dottor Maurizio Pagano, ideatore dell’evento e coordinatore dei lavori – rappresentano oramai il gold standard nel trattamento delle safene ma non sempre queste tecniche risultano efficaci, soprattutto nei pazienti con quadri anatomici ed emodinamici compromessi. In questi casi la ESVT (tecnica della safena esclusa) riesce ad essere efficace, sicura e molto gradita ai pazienti. Anche sotto il profilo economico la ESVT è preferibile alle altre metodiche; costa meno di 7 euro, a fronte degli oltre 300 euro richiesti per le fibre laser o la radiofrequenza. Pertanto, anche quando è indicato il trattamento con il laser o la radiofrequenza si può tranquillamente optare per la ESVT, che ha costi inferiori anche rispetto alla procedura tradizionale, lo stripping, tecnica molto più invasiva del laser e della radiofrequenza».
Ad introdurre i lavori del Congresso sarà la sezione dedicata alla live surgery, in programma venerdì 25 maggio, dalle 13 alle 18. Per la prima volta le sale operatorie del presidio ospedaliero di Pagani saranno aperte a medici e specializzandi, che assisteranno in diretta agli interventi chirurgici eseguiti dal dottor Maurizio Pagano, per un ulteriore e concreto approfondimento sulle differenze tra la ESVT e le altre tradizionali metodiche interventistiche.