L’Esercito nel centenario della Grande Guerra ha dato il via ad un progetto che, oltre a far conoscere le sue origini, vuole diffondere tra i ragazzi sentimenti di rispetto per giustizia e solidarietà
Continua il progetto della Divisione “Acqui”, in sinergia con diversi Istituti scolastici della città, per far conoscere tra i giovani sia le origini dell’Esercito Italiano sia il valore della legalità sul territorio dove vivono.
L’intento del comandante la Divisione Acqui, generale Fabio Polli, è stato quello di continuare il progetto legalità iniziato lo scorso anno dal precedente comandante, generale di divisione Antonio Vittiglio, con conferenze per tracciare l’importanza delle Forze Armate e in particolare dell’Esercito Italiano, non solo nel solco del centenario della Grande Guerra, ma anche su alcune attività del territorio nazionale, come ad esempio con l’operazione strade sicure.
Nell’ambito delle attività didattiche e di orientamento del percorso scolastico di alcune scuole dell’area napoletana. In particolare, un team di soldati dell’Acqui supportati dalla responsabile ai progetti legalità di alcune scuole, la dottoressa Giancarla Minervini, ha divulgato nelle classi diversi valori, tra i quali: fiducia, coraggio, solidarietà, dignità e sacrificio.Il progetto si è sviluppato nelle ultime tre settimane, ed ha visto il coinvolgimento di circa 3000 studenti, tra le diverse scuole primarie, scuole medie e istituti superiori della città di Napoli e provincia. Le scuole toccate sono: il Liceo “Livatino” di San Giovanni a Teduccio; la Scuola primaria “S. Giuseppe” di Casalnuovo di Napoli; la Scuola secondaria statale “Solimena” di Barra; la Scuola primaria “D’Orso” di San Giorgio a Cremano; la Scuola media “Don Milani” di San Giorgio a Cremano; la Scuola primaria e media “Palasciano” di Pianura; la Scuola primaria e media “De Filippo Vico” di Arzano.L’attività si inserisce in un progetto più ampio che l’Esercito sta proponendo agli studenti negli anni in cui ricorre il Centenario della Grande Guerra, per ricordare quegli uomini nati tra il 1874 e il 1899 che tra gli angusti spazi delle trincee e le imponenti cime dei monti contribuirono in maniera decisiva all’unità nazionale, sacrificandosi con generosità e coraggio.
L’evento ha rappresentato un’ottima occasione per far accrescere nell’opinione pubblica presso le scuole dell’area napoletana la conoscenza della Forza Armata e per promuovere: le opportunità professionali che sono offerte ai giovani mediante i bandi dei concorsi; l’integrazione fra l’Esercito Italiano e la società, e la funzione dual-use della Forza Armata.